Dpcm e divieto spostarsi tra Comuni, lettera 26 sindaci bresciani della Lega

Chiedono al premier Conte e al ministro Speranza di rivedere quel punto. "Rischia di penalizzare piccoli paesi".

(red.) Anche le amministrazioni comunali dei paesi bresciani criticano il nuovo decreto del presidente del Consiglio nella parte in cui vengono vietati gli spostamenti, anche tra Comuni, il 25 e 26 dicembre – Natale e Santo Stefano – così come l’1 gennaio di Capodanno. Tanto che ventisei sindaci bresciani della Lega – Adro, Agnosine, Bione, Bovegno, Capriolo, Castelmella, Castelcovati, Coccaglio, Concesio, Ghedi, Mairano, Marone, Montichiari, Montirone, Pertica Alta, Polpenazze, Pompiano, Pontevico, Prevalle, Quinzano, Remedello, Rezzato, Roccafranca, Torbole Casaglia, Verolanuova e Vestone – hanno scritto una lettera condivisa e indirizzata al premier Giuseppe Conte e al ministro della Salute Roberto Speranza per chiedere che quel divieto venga rivisto.

Infatti, quel provvedimento prevede che gli spostamenti siano vietati, anche fuori dai Comuni, anche nelle zone gialle che invece in questo momento consente di uscire persino dalle regioni. Su questo fronte venerdì 11 dicembre si svolgerà la consueta riunione della cabina di regia e del Comitato tecnico scientifico, anche a livello lombardo, che dovrebbe ufficializzare il passaggio della nostra regione in zona gialla, con misure meno restrittive, al massimo entro domenica 13. Questo vuol dire anche la possibilità di tornare a muoversi di più e riaprire bar e ristoranti.

Salvo poi entrare nelle disposizioni nazionali restrittive dal 21 dicembre al 6 gennaio. Per quanto riguarda la lettera di alcuni primi cittadini bresciani del Carroccio, si attacca il fatto che il divieto di spostarsi tra Comuni penalizzerebbe i piccoli paesi. E per loro suonerebbe come una discriminazione rispetto alle grandi città in cui, invece, ci si potrà muovere. “I bresciani hanno dimostrato grande disciplina e senso civico fin dagli inizi della crisi – si legge in un passo della missiva – moltissimi anziani che abitano nei comuni più piccoli rischierebbero di passare anche le feste in solitudine”. E per questo motivo, come sottolinea anche il segretario provinciale della Lega Alberto Bertagna, si chiede di modificare quel decreto per consentire gli spostamenti in modo ragionato. E proprio ieri il governatore lombardo Attilio Fontana, che era stato tra i più critici, dice di “giustificare” quanti hanno annunciato di voler infrangere quel divieto.

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