Coronavirus, Lombardia “gialla” dall’11 dicembre. Allarme Fontana: “Fughe dal nord”

Il governatore solleva il problema del fine settimana del 19-20 dicembre. "Rischia di essere un vero esodo".

(red.) Come ha annunciato anche ieri, venerdì 4 dicembre, il governatore della Lombardia Attilio Fontana, la nostra regione, dal punto di vista delle fasce colorate in cui è divisa l’Italia in questa seconda ondata da Covid-19, dovrebbe passare dall’arancione al giallo dopo venerdì 11 dicembre, quindi a ridosso di Santa Lucia. Tuttavia, al momento quello del governatore sembra essere più un auspicio che un annuncio definitivo, considerando che le decisioni, come quella del nuovo cambio di colore nelle regioni, devono essere prese con ordinanze specifiche del ministro della Salute Roberto Speranza. E comunque in base al consueto monitoraggio dei dati sul fronte della diffusione dell’epidemia.

Ma lo stesso governatore, che nelle ore intorno alla presentazione del nuovo dpcm in vigore da ieri, venerdì 4 e fino al 15 gennaio, si era mostrato tra i più critici, lancia un allarme. Il fine settimana del 19 e 20 dicembre, quando la Lombardia sarà sicuramente “gialla”, c’è il rischio di una vera e propria fuga dal nord verso il sud. Quello, infatti, sarà l’ultimo fine settimana possibile per gli spostamenti tra regioni prima di Natale e prima che scatti il divieto dal 21 dicembre fino al 6 gennaio. Con il timore, quindi, di vedere immagini dello scorso 7 e 8 marzo quando si assisteva alla fuga verso sud nel momento in cui la Lombardia “chiudeva” i confini per il lockdown.

E questa situazione di spostamenti di massa sarebbe confermata anche dal boom di prenotazioni di voli aerei proprio tra il 17 e il 20 dicembre. Nel frattempo, assodato che il dpcm non subirà alcuna modifica – il Governo preferisce mantenere la linea del rigore – se non in qualche spostamento ammesso per raggiungere anziani non autosufficienti e ricongiungimenti tra coppie, si stanno anche studiando le soluzioni per i controlli proprio nel periodo natalizio. Al centro della preoccupazione restano soprattutto gli assembramenti, per questo motivo il Ministero dell’Interno sta pianificando un protocollo di verifiche che punteranno a verificare il rispetto del coprifuoco, i divieti di spostamento e nei fine settimana, soprattutto con lo shopping nelle strade e piazze delle città. Tanto che saranno impiegati anche dei droni.

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