Coronavirus, incontro Governo-regioni: Lombardia resta (tutta) rossa

Nessuna differenza territoriale dopo l'incontro anche con i sindaci e province. Si valuterà dal 27 novembre.

(red.) Dal confronto di ieri, giovedì 19 novembre, tra il Governo e le regioni sulle fasce di gravità disegnate sulla seconda ondata in corso della pandemia da Covid-19 in tutta Italia è emerso che i tanto criticati ventuno parametri scientifici resteranno tali almeno fino al 3 dicembre, giorno di scadenza dell’attuale decreto del presidente del Consiglio. E dallo stesso incontro, in video conferenza, è emersa anche la posizione della Regione Lombardia, tramite il governatore Attilio Fontana, che di fatto resta zona rossa almeno fino al 27 novembre. Ma non solo.

Perché lo stesso presidente regionale ha anche avuto un confronto con i sindaci dei Comuni capoluogo e i presidenti delle province e dal quale è emerso che non ci saranno differenze nei territori. Quindi, si procede tutti insieme da zona rossa almeno fino al 27 novembre e subito dopo, in base ai risultati delle misure restringenti adottate, si valuterà di fare pressing per entrare in zona arancione. E il motivo delle mancate differenze territoriali – le cosiddette richieste delle province, soprattutto della Lombardia orientale, di non essere considerate da zona rossa – sta nel fatto che attualmente la situazione epidemiologica sarebbe simile in tutta la regione.

Un segno positivo in questo senso emerge anche dal fatto che per la prima volta in questa seconda ondata il numero dei ricoverati non in terapia intensiva in tutta la Lombardia è calato, a 8.291. Il governatore Fontana ha sottolineato come i risultati che stanno emergendo in questo momento sarebbero frutto dell’ordinanza regionale dello scorso 22 ottobre. Mentre si attende la fine di questa settimana anche per verificare i risultati delle misure nazionali previste dal nuovo dpcm che hanno reso (anche) la Lombardia zona rossa. E la prossima settimana, a partire da lunedì 23 novembre, saranno fissati nuovi incontri con i sindaci e le province per capire il consolidamento dei risultati positivi e a quel punto, dal 27 novembre, valutare con il Governo di allentare le misure a zona arancione.

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