Lancini, “troppe incombenze burocratiche per i fondi europei”

L'eurodeputato bresciano relatore sulla "Nuova strategia a lungo termine per il futuro industriale dell'Europa".

(red.) «Il mio impegno nelle istituzioni europee al servizio delle nostre imprese prosegue con il fondamentale ruolo di Relatore, per conto della Commissione ENVI del Parlamento Europeo, sulla “Nuova strategia a lungo termine per il futuro industriale dell’Europa”. Si tratta di un dossier cruciale per le aziende italiane, anche alla luce delle gravose difficoltà economiche generate dall’espandersi del coronavirus”. Lo dichiara Danilo Oscar Lancini, eurodeputato del gruppo “Identità e Democrazia”, nonché membro delle Commissioni “Commercio Internazionale” e “Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza alimentare”.

Per questo, i vari progetti finalizzati alla digitalizzazione e alla de-carbonizzazione dell’industria europea dovranno essere ricalibrati e gestiti con un deciso cambio di paradigma rispetto a quanto abbiamo visto finora, come ad esempio un’eccessiva produzione normativa o un accesso ai fondi subordinato a troppe incombenze burocratiche. Per ripartire servono priorità ben precise, espresse con chiarezza, e nuovi strumenti di difesa commerciale, in modo che il cammino verso una piena sostenibilità non alimenti fenomeni di concorrenza sleale o di impoverimento delle nostre filiere produttive strategiche. Al contempo, sarà cruciale il tema dei finanziamenti, sia per la fase di ricostruzione post-Covid che per quella degli investimenti digitali ed ambientali.
Si tratta di un progetto che non può prescindere da alcuni elementi indispensabili: una revisione delle regole sugli aiuti di stato; un importante e prolungato sostegno, anche a fondo perduto, finalizzato sia alla ricapitalizzazione che all’innovazione; l’esclusione di tali investimenti dalle regole del patto di stabilità; un migliore coordinamento tra misure europee e nazionali; un approfondito e snello sistema di valutazione dell’efficienza degli strumenti in uso.
Pienamente consapevole dell’importanza di tali ambiziosi obiettivi, intendo riprendere con slancio il mio programma di ascolto delle categorie e di visite alle aziende del territorio, perché solo attraverso il confronto con chi quotidianamente vive la realtà delle nostre imprese potrà nascere una proposta di rilancio concreta e partecipata. Allo stesso modo, invito chiunque voglia contribuire con proposte e riflessioni a scrivermi a: brescia@europadaoscarlancini.it”.

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