Esame di maturità e cerimonie religiose in presenza: gli aggiornamenti

L'esame (in presenza) durerà non più di un'ora e diviso in tre parti. Si valuta quando tornare in chiesa e moschea.

(red.) Quella di ieri, mercoledì 6 maggio, è stata una giornata di approfondimenti di alcuni temi connessi al periodo seguente alla fase più grave dell’emergenza da coronavirus. In occasione del question time alla Camera dei Deputati sono intervenuti, tra gli altri, i ministri dell’Istruzione Lucia Azzolina e quello del Turismo Dario Franceschini. Ma è stato anche lanciato un input per quanto riguarda la possibilità di tornare a celebrare le messe in presenza dei fedeli. Uno dei temi interessanti, che riguarda anche le migliaia di studenti bresciani intenti a prepararsi verso l’esame di maturità del 17 giugno, è stato fornito proprio dalla ministra che ha annunciato nei prossimi giorni un’ordinanza più precisa sullo svolgimento dell’esame.

In ogni caso, come era già emerso, si tratterà solo di una prova orale e in presenza in aula da parte degli studenti davanti alla commissione formata dagli insegnanti interni e dal presidente esterno. L’esame potrà durare fino a un’ora e sarà diviso in tre parti. Nella prima, la discussione di un elaborato sulle discipline di indirizzo, poi la discussione di un breve testo studiato nel corso dell’insegnamento della lingua e letteratura italiana nell’ultimo anno di superiore e infine l’analisi del materiale scelto dalla commissione. Dal punto di vista del voto, l’esame potrà far incassare fino a un massimo di 40 crediti e partendo da una posizione, al termine dell’ultimo triennio, fino a un massimo di 60 crediti e restando il fatto che per passare l’esame bisogna aver ottenuto almeno 60/100.

Come detto, l’esame sarà in presenza (potrebbe essere online solo nel caso di un peggioramento della situazione epidemiologica) e su questo fronte con il ministero della Salute si sta studiando un protocollo sanitario da mettere in campo. E a settembre, al ritorno in classe? Non si è ancora stabilito nulla, ma c’è in campo l’ipotesi della didattica mista (alcuni studenti in classe e altri da remoto) solo per gli iscritti alle scuole secondarie. E intanto si sta anche valutando la riapertura dei centri estivi per i più piccoli dagli 0 ai 6 anni a giugno.

Durante la giornata si è parlato anche di interventi sul fronte delle vacanze e del turismo, ma Montecitorio ha anche dato il via libera per ripartire con le cerimonie religiose insieme ai fedeli. La Conferenza episcopale italiana ha studiato un piano che sarà valutato dal Comitato tecnico scientifico e prevedendo non l’uso di termoscanner, ma il distanziamento e l’obbligo di mascherine. Per la chiesa cattolica l’idea sarebbe quella di riaprire il 24 o il 31 maggio in occasione dell’Ascensione o della Pentecoste e per i musulmani di tornare in moschea il 23 maggio per la fine del Ramadan.

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