Bando Reboni, Gamba (M5S) segnala all‘Anac

(red.) Quella di giovedì 30 marzo è stata un’attesa seduta del consiglio comunale di Brescia, soprattutto per la polemica scatenata dalla consigliera Laura Gamba del Movimento 5 Stelle sul bando di Claudio Reboni. Si tratta del dirigente delle Risorse umane a palazzo Loggia che nel 2013 aveva firmato la gara per la ricerca di una figura professionale, ma aveva anche partecipato vincendo. Difatto, secondo la pentastellata, è stata una sorta di “autoassunzione” che giovedì a porte chiuse, durante un’interrogazione all’assessore al Bilancio Paolo Panteghini, è stata affrontata.

Laura Gamba considera irregolare la pratica che è stata portata avanti, tra l’altro nata nel 2013 e poi prorogata al 2016. Il caso è approdato persino alla cronaca nazionale, tanto che nei giorni precedenti erano arrivate a Brescia anche “Le Iene”. L’assessore Panteghini ha sottolineato come non ci sia stato alcun conflitto di interesse e che sono state eseguite tutte le procedure e in maniera trasparente a partire dal dirigente Alessandro Triboldi che ha seguito l’iter.

Atto poi firmato da Reboni in quanto responsabile, mentre non avrebbe più svolto altre attività nel momento in cui ha partecipato. E critica la consigliera di “un caso strumentale per fare campagna elettorale visto che questo atto risale al 2013. In questi quattro anni non è arrivata alcuna polemica”. Ma la questione non si è esaurita in consiglio, perché la Gamba ha annunciato di voler mandare i documenti all’autorità anticorruzione di Raffaele Cantone per una valutazione.