Ghedi, Italcarni e vertici Izs in Parlamento

Brambilla (Fi) e colleghi del Pd interrogano i ministri Lorenzin e Poletti sul ruolo del direttore sanitario dell'istituto zooprofilattico.

Italcarni(red.) Il caso del macello Italcarni di Ghedi, nel bresciano, chiuso dal 7 ottobre 2015 dopo il sequestro per il maltrattamento compiuto sugli animali e adulterazione della carne, va in Parlamento. La deputata di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla e altri colleghi del Pd hanno presentato due interrogazioni al ministro della Salute Beatrice Lorenzin e a quello al Lavoro Giuliano Poletti. Ne dà notizia il Corriere della Sera. Nel mirino c’è il direttore sanitario dell’Istituto Zooprofilattico di Lombardia ed Emilia Romagna Giorgio Varisco, reo di aver prodotto, nel febbraio del 2015, una consulenza tecnica per la difesa di uno dei due veterinari dell’Asl a processo per adulterazione di sostanze adibite al commercio. Una perizia realizzata con il collaboratore Paolo Daminelli di Microbiologia.
La Brambilla sottolinea come il direttore sanitario avrebbe dovuto controllare la carne prodotta dal macello di Ghedi, ma invece avrebbe appoggiato il veterinario coinvolto nell’inchiesta. Nell’interrogazione la deputata forzista parla anche del procuratore Ambrogio Cassiani, a capo del fascicolo, che ha dovuto fare riferimento agli istituti di Piemonte e Valle d’Aosta e del Mezzogiorno per analizzare i campioni di carne. Da questi controlli sarebbe emerso come le concentrazioni di batteri siano 50 volte oltre i limiti e con tracce di salmonella. Brambilla contesta la consulenza privata che il direttore sanitario ha svolto nonostante sia un dipendente pubblico. Per questo motivo anche i deputati del Pd chiedono se la prestazione privata sia compatibile.

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