Provincia modello di gestione associata

L'ente si propone come esempio per la gestione associata dei servizi di area vasta in aiuto dei Comuni.

(red.)  Si è svolta in Prefettura una conferenza stampa sulla gestione dei servizi pubblici nel territorio Bresciano. Ha partecipato, in rappresentanza della Provincia di Brescia, il vicepresidente Alessandro Mattinzoli. Con la Legge 56/2014 di riordino delle Province è stato disegnato un nuovo ruolo dell’ente assegnando tra le funzioni fondamentali  ‘l’assistenza tecnico amministrativa agli enti locali, la raccolta ed elaborazione dati’ che evidenzia, unitamente alle nuove modalità di elezione degli organi di governo, il disegno di far diventare la Provincia un Ente al servizio dei Comuni.
La Provincia di Brescia ha attivato già un’importante serie di confronti e di tavoli progettuali per recuperare al meglio la sua esperienza nell’erogazione e nel coordinamento dei servizi agli enti locali del territorio nella riformulazione dell’attuale configurazione.  Per questo motivo, la Provincia di Brescia si propone come modello per la gestione associata dei servizi di area vasta. «L’occasione è stata importante- ha dichiarato il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli – per riproporre nuove modalità di gestione dei servizi pubblici nel nostro territorio, aggregando la spesa, condividendo la progettazione e utilizzando le nuove tecnologie per ridurre i costi, migliorare la qualità dei servizi, offrire una uniformità di prestazioni sul territorio provinciale e garantire una modernità ed attualità dell’azione della pubblica amministrazione,in coerenza con le ‘evoluzioni’ che la nostra società civile ed economica sta vivendo.
L’emendamento del Milleproroghe approvato dalla Commissione alla Camera, non deve comunque fermare il percorso avviato sullo  sviluppo e i servizi offerti ai Comuni». S’intende promuovere logiche di attuazione di spending review non basate soltanto sulla riduzione della spesa, ma sulla selezione della stessa in base a criteri di sostenibilità economica e ambientale, nonché sull’utilizzo di soluzioni tecnologiche che riducano i costi di gestione (ricorrendo ad esempio a strumenti di calcolo del ROI che quantificano il beneficio economico derivante dalla riorganizzazione di un servizio basato su nuove tecnologie).
«Il nuovo ordinamento porta la Provincia al ruolo di “Casa dei Comuni” – ha sottolineato Mattinzoli –  e quindi alla possibilità di essere Ente Gestore di determinati servizi, non può che confermare la volontà di collaborare in sinergia per il bene della comunità. Inoltre  può avere un ruolo attivo sulla attuazione delle politiche energetiche previste in Europa 2020, orientando la propria azione nelle materie che fanno riferimento alle proprie funzioni fondamentali: Trasporto pubblico, Edilizia scolastica, assistenza tecnica ai comuni su progetti di gestione della rete pubblica di illuminazione».