Del Bono: “A2A, massima trasparenza”

Il sindaco ha risposto all'opposizione. "Non abbiamo tagliato servizi e non abbiamo aumentato le tasse. Sempre stato nostra indirizzo".

Del Bono-risponde-a-opposizione-su-vendita-a2a(v.p.) Tre linee fondamentali e una consapevolezza. Il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, ha risposto alle accuse della minoranza in consiglio comunale che si è lamentata della “scarsa trasparenza” della giunta cittadina sulla cessione dello 0,25% di A2A, operazione conclusasi nella mattinata di giovedì 4 dicembre.
“Chiudiamo con gli psicodrammi”, ha detto il primo cittadino, “e ricapitoliamo per l’ultima volta questa vicenda.  Nel dicembre del 2013 il comune ha approvato la cessione del 2,5% del capitale di A2A. Nel documento c’erano i vincoli della co-vendita con Milano e del parametro semestrale. Noi, con la vendita dello 0,25%, abbiamo rispettato i due vincoli e siamo pertanto perfettamente in linea con ciò che avevamo deciso”.
Dunque, nel 2014, il comune di Brescia rispetta il patto di stabilità. All’appello mancavano 13,8 milio di euro che, però, sono stati coperti: “A2A ha fruttato 6,5 milioni; Centrale del Latte 5,5 milioni; un milione è arrivato dallo Stato, 300 mila sono anticipi di riscossione legati al Capitolium e 500 mila euro sono stati il frutto del taglio di spese superflue”.
Il sindaco, però, ha voluto ribadire la linea dell’amministrazione: “Lo abbiamo sempre detto: vogliamo mantenere i servizi e non aumentare le tasse. Quindi è ovvio che dobbiamo cedere parte del patrimonio. Se l’opposizione conosce dei maghi ce li presenti. Questa è sempre stata la nostra linea d’indirizzo. Dobbiamo creare investimenti, garantire servizi d’eccellenza e costruire una solidita che, attualmente, non c’è, a causa di una serie di problematiche di bilancio. Questa è sempre stata la nostra linea politica e non è mai cambiata. Lo ripetiamo:vogliamo abbattere i debiti senza pesare sui cittadini”.
Dunque, non ci sono stati problemi di trasparenza, “anche se, questo è ovvio, per evitare che il mercato ne risentisse non abbiamo detto quando l’operazione sarebbe iniziata, ma qui subentra una questione di buon senso. Noi siamo impegnati a tenere la città viva e vogliamo un’azienda sempre più solida. Alleggerendo il capitale pubblico, A2A può attivare un percorso nel quale crediamo, che potrebbe portare, in prospettiva, maggiori utili e un patrimonio più solido”.
La questione politica con l’opposizione è, comunque, aperta “e siamo pronti a confrontarci con tutti quelli che ne hanno volontà. Ho visto, però, una minoranza divisa sulle strategie. Sia Onofri, sia Gallizioli (Lega Nord), non erano contrari alla vendita, mentre in Forza Italia Paroli ha sempre detto che era meglio tagliare i servizi e mantenere il patrimonio intatto, mentre la linea del resto del gruppo consiliare non è mai stata chiara. C’è poi Nini Ferrari che non si capisce da che parte stia. Lo ribadisco”, ha concluso Del Bono, “siamo pronti al confronto con chi lo vuole davvero, a un dibattito tra amministratori, e non con i populisti a caccia di due voti. Anche l’opposizione rifletta su questo, e se vuole un dibattito serio sullo sviluppo della città sarà certamente ascoltata”.

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