Renzi ai dissidenti: “Nessun ricatto”

Nell'assemblea del partito, il segretario-premier ha detto: "Chi è al Pd ci faccia la cortesia di non mandare sotto la maggioranza in commissione".

(red.) Usa il pugno di ferro Matteo Renzi, con i 14 dissidenti del Pd.
Sabato 14 sabato, nell’assemblea del Partito democratico, il segretario Renzi non ha usato giri di parole per i 14 senatori che si sono autosospesi per protestare contro quella che hanno definito l’epurazione di Corradino Mineo in Commissione Affari costituzionali. Tra loro, anche Paolo Corsini, ex sindaco di Brescia, e il bresciano Massimo Mucchetti. «Non mandiamo via nessuno, ma non possiamo permettere a qualcuno di ricattare con la sua presenza la posizione del Pd. Le riforme non sono un capriccio, ma la base per rimettere in moto la speranza. Chi è al Pd ci faccia la cortesia di non mandare sotto la maggioranza in commissione».
Lunedì 16 giugno è previsto l’incontro dei dissidenti con
 il capogruppo Luigi Zanda. 

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