Brescia, Piattaforma Civica compie un anno

Il presidente Francesco Onofri ha spiegato perché è stato un bene non aver fatto nessun apparentamento prima del ballottaggio.

(red.) Compie un anno Piattaforma Civica, presieduta da Francesco Onofri, consigliere comunale e candidato sindaco alle ultime amministrative bresciane.
Mercoledì 21 maggio si è tenuta l’assemblea, introdotta da una riflessione di Onofri su questi ultimi 12 mesi, dalle elezioni a oggi. Riflettendo sulla scelta di restare liberi al ballottaggio, Onofri ha spiegato: «E’ stata un investimento sulla crescita di un movimento civico che, solo se sganciato da logiche di partito, può sopravvivere e crescere. Altrimenti è destinato a ruoli di vassallaggio, a vivere all’ombra di altri, a non poter raccogliere un seguito ad eventuali successivi appuntamenti elettorali. Beninteso con il prestigio di un assessore e forse due consiglieri comunali anziché uno. Questo è il prezzo dell’investimento. Ma è stata una scelta anche di coerenza alla parola data. E ci sarebbe da dire molto sullo svilimento della parola in politica, dove tutti alla fine pensano che sia normale e inevitabile che Renzi dica “stai sereno“ a Letta due giorni prima di portargli via il posto. Qualcuno ha scritto che la logica identitaria non porta da nessuna parte e ha usato l’aggettivo “identitario” in senso spregiativo come volesse dire chiuso autoreferenziale, di corto respiro. Io sono invece convinto invece che sia prezioso avere un’identità e costruirla. Prima di fare politica e mentre la si fa. E credo sia prezioso se si ambisce ad avere un ruolo propositivo nella comunità e nella società. Prezioso ed importante, non un limite, è ambire a fare di un’identità forte un punto di riferimento. Se questa identità è basata sull’apertura, sulla tolleranza, sulla coerenza, il rispetto, il dialogo: i nostri obiettivi che tra mille fatiche cerchiamo di perseguire. E spesso l’identità si colgono confrontandosi con le differenze di altri movimenti o partiti e con i loro modi di fare. Quando li vedo in consiglio comunali questi atteggiamenti li riconosco e li apprezzo e lo dico. Ma troppe volte no. Penso al rinfacciarsi le colpe. Penso al dire di si o di no per un gioco delle parti e non per convinzione. Penso allo svilimento del ruolo dei consiglieri. Penso ai falsi civismi quando sono strumentali alla propria parte politica partitica. E penso alla mancata assunzione di responsabilità e a trovare sempre quella degli altri. Ed ecco allora che con queste idealità Piattaforma civica mio tramite in Consiglio, ma con il grande e prezioso contributo di molti, ha svolto nel 2013 e quest’anno il suo compito di soggetto politico. Se la rotta e la direzione erano chiare, queste le tappe del percorso che abbiamo intrapreso».
Prossimo impegno, la “Notte degli eroi 2014″, per incontrare tutti gli elettori.  

 

 

 

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