Case chiuse, il Pirellone dice sì al referendum

Regione Lombardia ha approvato la proposta di consultazione popolare per abrogare la legge Merlin. Obiettivo: togliere la prostituzione dalle strade.

(red.) Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la proposta di referendum sostenuta dal centrodestra per l’abrogazione parziale della legge Merlin. L’obiettivo dei promotori è quello di togliere la prostituzione dalle strade e arrivare alla riapertura delle case chiuse.
Quarantuno i sì, a voto segreto (pari alla maggioranza degli 80 consiglieri,  al testo presentato dalla Lega  e sostenuto da Forza Italia, Lista Maroni, Fdi, Pensionatie M5S. Contrari al provvedimento Ncd, Pd e il Patto civico Ambrosoli.
Perché il referendum sia indetto occorre che la richiesta venga avanzata da altri quattro Consigli regionali, secondo quanto previsto dall’articolo 75 della Costituzione.
Il referendum chiede l’abrogazione parziale di una serie di articoli della Legge Merlin e, in particolare, il titolo relativo alla «chiusura delle case di prostituzione».
Per l’assessore bresciano Viviana Beccalossi, anche dirigente di Fratelli d’Italia, «il tema della prostituzione e dell’abolizione della Legge Merlin finalmente non è più un tabù e un argomento intoccabile. E’ positivo il fatto che finalmente si possa aprire una discussione per risolvere una situazione non più tollerabile ». «E’ dal 1992 –prosegue- quando ero consigliere comunale a Brescia, dove avevo raccolto oltre 10.000 firme, che mi batto per l’abolizione di questa Legge e per riapertura delle case chiuse. Sono trascorsi più di venti anni e la situazione, complice anche il fortissimo incremento dell’immigrazione clandestina, è addirittura peggiorata. “Lotta all’Aids e controlli sanitari –conclude Viviana Beccalossi- ma anche contrasto alla malavita organizzata, regolamentazione fiscale. dell’attività, magari attraverso l’organizzazione in cooperative da parte delle prostitute. Poche semplici regole rimetterebbero l’Italia alla pari con la situazione dei Paesi occidentali più evoluti: con un solo provvedimento risolveremmo problemi gravissimi. Sono convinta che i tempi siano maturi e farò tutto quello che posso per dare il mio contributo a una battaglia di civiltà».
Per Fabio Rolfi, vicecapogruppo del Carroccio in Consiglio regionale, la legge Merlin è «una legge arcaica, quasi preistorica rispetto alla società odierna», ed ilr eferendum va nella direzione di voler contrastare lo sfruttamento. Per Mauro Parolini, capogruppo del Nuoco Centrodetsra, invece, centrale deve essere «la dignità della persona»  ed ha presentato, come gruppo, un ordine del giorno che invita la Giunta a sostenere le associazioni che aiutano le donne ad uscire da situaizoni di sfruttamento.

 

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