Serenssimi, “nessun reato commesso”

Lo stato maggiore della Lega Nord di Brescia in visita a Canton Mombello: "Alfano ci spieghi se il sovraffollamento carcerario non esiste più".

(d.s.) La Lega Nord bresciana ha voluto manifestare la propria solidarietà nei confronti dei cinque secessionisti bresciani arrestati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Brescia che, come noto, ha portato a termine ben 24 fermi tra Lombardia e Veneto. I parlamentari Raffaele Volpi, Davide Caparini e Stefano Borghesi, con l’assessore regionale Simona Bordonali, il vicepresidente del consiglio regionale Fabrizio Cecchetti, il vicecapogruppo Lega Nord in Regione Lombardia Fabio Rolfi, il presidente della Provincia Daniele Molgora ed il segretario provinciale Paolo Formentini, hanno fatto visita a Corrado Manessi, Roberto Abeni, Stefano Ferrari, Michele Cattaneo e Angelo Zanardini, per manifestare la vicinanza del partito, verificare lo stato di salute dei detenuti e donare loro alcuni volumi della bibliografia leghista.
“Abbiamo trovato delle persone che sembrano tutt’altro fuorché terroristi, provate dall’esperienza ma comunque sicuri delle proprie idee”, ha spiegato Borghesi, sempre più convinto, dopo l’incontro, dell’ingiustizia alla quale i quattro si trovano sottoposti. “Non è possibile arrestare persone che non hanno commesso alcun reato solo per quello che pensano. La Lega prenderà sicuramente provvedimenti anche a livello parlamentare. Abbiamo chiesto al ministro Alfano di riferire in aula, anche perché in un momento in cui si parla di sovraffollamento carcerario crediamo sia inaccettabile che venga messa in prigione gente onesta”, ha proseguito Davide Caparini, ricordando che in uno stato democratico vanno rispettate le idee di tutti.
Non solo, la Lega Nord è convinta che sono in molti a pensarla così,  per questo ha fatto appello ai cittadini e ai militanti affinché facciano sentire il proprio affetto. “Voglio fare capire che dal punto di vista degli ideali sono dei nostri per questo sarebbe bello che ricevessero tante lettere di solidarietà e vicinanza” ha affermato il consigliere regionale padano Fabio Rolfi, ricordandosi, comunque, di ringraziare la direzione del carcere per come sono stati accolti i quattro bresciani. “E’ assurdo che quattro persone vengano tenute in carcere senza la presenza di un reato e, quindi, non esiste pericolo di reiterazione, men che meno quello della fuga, visto che siamo davanti a delle brave persone” è stato il commento dell’assessore regionale Simona Bordonali, intervenuta prima di lasciare la parola ad un polemico Daniele Molgora “Vorrei chiedere alla Procura di Brescia cosa sono costati tre anni di indagini ed intercettazioni sul nulla. Solo in Italia si possono arrestare ventiquattro persone con un’accusa di terrorismo spacciando una ruspa, dalla velocità di 8 chilometri orari, per una pericolosa arma. Ci auguriamo che vengano rilasciati al più presto”.
“Non ci interessa che alcuni degli arrestati in passato siano stati duri con la Lega, ognuno ha le sue posizioni, ma ci unisce il desiderio di libertà ed indipendenza che è quello che più conta” ha concluso il l’on Raffaele Volpi. “Ho voluto manifestare la mia solidarietà ed il mio affetto nei confronti di gente che di fatto è stata privata della propria libertà personale a causa di un’opinione e di un ideale. Terremo monitorata la situazione e non faremo calare il silenzio su questi arresti” è stato il commento di Fabrizio Cecchetti.

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