Visita a indipendentisti,Bordonali replica al Pd

"Dov'era l'indignazione quando il partito comunista incontrava i terroristi rossi, colpevoli di stragi, attentati e omicidi politici, auspicandone a gran voce la liberazione?".

(red.)«Farò questa visita in carcere non solo perché lo ritengo un gesto dovuto, ma soprattutto perché voglio assicurarmi delle condizioni di salute di persone che ho avuto modo di conoscere nel corso degli anni di impegno politico».
Lo ha spiegato Simona Bordonali, assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia, che, affiancata dai parlamentari Stefano Borghesi e Davide Caparini e dal consigliere regionale Fabio Rolfi, sabato 5 aprile alle ore 11,30 andrà al carcere di Canton Mombello a Brescia per verificare le condizioni di carcerazione degli indipendentisti arrestati nei giorni scorsi. L’assessore è inoltre intervenuta per replicare alle critiche avanzate dal consigliere regionale del Pd Fabio Pizzul in merito all’iniziativa. «Non mi sorprende che un degno erede del vecchio partito comunista sorrida di fronte all’arresto di 24 persone che la pensano in modo diverso da lui.Del resto, dov’era l’indignazione del consigliere Pizzul quando i suoi compagni di partito entravano nelle carceri per incontrare i terroristi rossi, colpevoli di stragi, attentati e omicidi politici, auspicandone a gran voce e senza vergogna la liberazione? Cosa pensa inoltre delle dichiarazioni della sua compagna di partito Laura Puppato che ha auspicato l’eliminazione fisica di tutti i militanti leghisti?».
Per Bordonali, le scelte del governo non stanno facendo altro che acuire situazioni di malessere. «Da un lato si rinuncia alla sovranità nazionale chinando il capo all’Europa e dall’altro si ammazzano le autonomie locali spogliando gli enti delle loro funzioni e autonomie. Le spinte indipendentiste dal Veneto, ma presenti anche nel territorio lombardo, devono portare a un momento di riflessione e non di repressione. Le Regioni europee mosse da tale spirito nel corso degli anni hanno ricevuto maggiore autonomia e alcune potranno a breve esprimersi democraticamente sulla strada da intraprendere (Scozia e Catalunya). In questo Paese accade il contrario. Fabio Pizzul è l’incarnazione perfetta della doppia morale di sinistra: reputa inutile l’assessorato alla Sicurezza e alla Protezione civile senza calcolare che sono deleghe presenti anche nelle Regioni governate dal Pd», ha concluso Simona Bordonali, «prima di fare dell’ironia sul coordinamento regionale di 25.000 volontari di Protezione civile e di 9.000 donne e uomini delle Polizie locali della Lombardia forse farebbe bene a schiarirsi le idee, anche solo per evitare in futuro di rendersi protagonista di figuracce come questa».

 

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