Caso Caffaro, Lega: “Governo evasivo”

Secondo il Carroccio, nel decreto Destinazione Italia, non si danno indicazioni precise sui tempi e le risorse per le bonifiche.

(red.) Bonifiche in arrivo per il sito Caffaro di Brescia? La Lega ha i suoi dubbi.
Il decreto Destinazione Italia approvato dalla Camera l’11 febbraio e ora all’attenzione del Senato dispone testualmente all’articolo 4-ter: “Al fine di coordinare, accelerare e promuovere la progettazione degli interventi di caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica nel sito contaminato di interesse nazionale Brescia Caffaro, il Ministro dell’’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa individuazione delle risorse finanziarie disponibili, può nominare un commissario straordinario delegato….…… Per lo svolgimento delle attività di cui al presente comma è istituita una contabilità speciale nella quale confluiscono le risorse pubbliche stanziate per la caratterizzazione, la messa in sicurezza e la bonifica del predetto sito contaminato”.
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Prendiamo atto di questo impegno ma non siamo disponibili a farci prendere in giro», afferma  l’onorevole del Carroccio Stefano Borghesi, «l’iter di approvazione di questo articolo è stato assai travagliato, il testo iniziale è stato infatti bocciato dalla Ragioneria dello Stato per mancanza di copertura e allora la maggioranza ha optato per questa nuova formulazione dalla quale non si evince con chiarezza se e quante saranno le risorse disponibili per la bonifica».
Al governo e al Pd, Borghesi chiede
 i tempi dello stanziamento e l’ammontare delle risorse. «Il timore è che come al solito le risorse reali siano state indirizzate solo ad alcuni siti: terra dei fuochi, Taranto e Crotone per citare degli esempi mentre per Brescia tutto sia ancora in sospeso. Sarebbe inaccettabile che alle continue uscite pubbliche trionfali di parlamentari della maggioranza non seguissero fatti concreti ma che si trattasse dell’ennesima presa in giro facendo credere ai bresciani che il problema Caffaro sia in via di risoluzione».

 

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