“Impresa Lombardia”, controlli unici antievasione

Continua l'iter della norma regionale per ridurre la burocrazia. Tra le misure, anche un sostegno al credito con la patrimonializzazione dei confidi.

Più informazioni su

(red.) «La legge discussa nella giornata di martedì 11 febbraio è importante perché si pone come obiettivo primario quello di ridare attrattività al sistema Lombardia. È imperativo riportare la nostra regione ad essere terra davvero accogliente per le
imprese, ricostruendo un clima propizio e consono a questo scopo: il nostro territorio deve tornare un luogo dove si lavora e si crea lavoro».
Così Fabio Rolfi, vice capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale lombardo e consigliere in Regione eletto a Brescia, durante la discussione generale sulla nuova legge “ImpresaLombardia” in materia di competitività. «L’aspetto di questo testo che ritengo maggiormente importante  è quello relativo alla semplificazione burocratica che si concretizzerà attraverso misure incisive e concrete. Purtroppo di semplificazione si parla tanto ma alla fine non vediamo passar giorno in cui le procedure per gli imprenditori non diventino sempre più contorte e asfissianti. A questo proposito, fra le altre misure, è prevista la comunicazione unica per l’apertura o il trasferimento delle attività economiche, uno strumento che sostituirà buona parte delle scartoffie ad oggi necessarie per l’avviamento. In secondo luogo abbiamo voluto ribaltare il tema degli
accertamenti dal punto di vista valoriale: per Regione Lombardia, a differenza di quanto lascia intendere lo Stato centrale, chi fa impresa non è a priori un delinquente o un evasore e le aziende vanno colpite solo quando è strettamente necessario». Sarà quindi introdotto un sistema unificato dei controlli affinché gli enti chiamati a svolgere le verifiche si coordinino per azioni comuni, senza spiacevoli sovrapposizioni che creano disagi agli imprenditori. C’è poi il sostegno al credito, in particolare per le micro, piccole e medie imprese, attraverso il potenziamento e la patrimonializzazione dei confidi, importanti realtà lombarde certamente da sostenere e valorizzare. Infine verranno introdotti gli “accordi di competitività”, strumenti con i quali gli enti locali lombardi si accorderanno per costruire misure ad hoc sotto il profilo autorizzativo, fiscale e amministrativo per creare le condizioni più favorevoli al fine di incentivare investimenti imprenditoriali capaci di creare nuovi posti di lavoro.
«Nel complesso», conclude Fabio Rolfi, «la redazione di questa legge è avvenuta mediante un approccio innovativo all’insegna della concretezza, si è trattato infatti di un lavoro articolato e fruttuoso, fortemente voluto dalla Lega Nord che, se coadiuvato da un adeguato marketing territoriale di promozione dei nuovi strumenti, saprà dare importanti risultati».

 

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.