Aler lombarde, “stop ai poltronifici”

Tutti i consigli di amministrazione saranno annullati. Verranno, poi, individuate cinque macroaree rette da un presidente e un direttore.

 (red.) L’azzeramento di tutti i consigli di amministrazione e la costituzione di cinque macro aree, rette da un presidente e da un direttore generale, all’interno delle quali far confluire tutto il patrimonio residenziale di edilizia pubblica.
Questi i cardini della Legge di riforma delle Aler, votata nel pomeriggio di giovedì 14 novembre, dalla V Commissione consigliare alla presenza dell’assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari Opportunità Paola Bulbarelli e che sarà sottoposta all’approvazione dell’Aula il prossimo 26 novembre.
“Oggi è stato un lungo pomeriggio di lavoro – ha spiegato Bulbarelli -, l’ultimo di una serie di confronti che ci hanno permesso di arrivare ad una proposta che il Consiglio ora dovrà votare. Desidero ringraziare tutti per la serietà con cui è stato affrontato il tema, perchè il confronto è fondamentale quando si parla della casa, che è trasversale e non deve avere colore politico”.
“C’è stata grande condivisione – ha aggiunto l’assessore – per quanto riguarda questo modello nuovissimo che abbiamo proposto a cominciare dalla figura del presidente che nominerà il direttore generale. Sono state poi votate le 5 macro aree che saranno realizzate tenuto conto del patrimonio delle attuali aziende”.
Bulbarelli ha anche sottolineato che i sindaci saranno direttamente coinvolti “per dare forza e voce ai territori” tramite i ‘consigli territoriali’ che saranno definiti con l’approvazione della legge. L’assessore ha parlato anche di “fine del poltronificio” perchè sono stati ridotti all’osso i vertici delle nuove società. “Tengo a precisare – ha spiegato – che presidenti e direttori dovranno rispettare obiettivi chiari e precisi in particolare per la gestione economico-finanziaria. Se non lo faranno potranno essere rimossi. Situazioni di grande emergenza come quella che stanno affrontando oggi alcune Aler in particolare non sono accettabili”.
“Sono dunque molto soddisfatta del lavoro fatto – ha concluso Bulbarelli – perchè il tema casa deve essere al centro delle azioni della politica di welfare di Regione Lombardia, a maggior ragione data la grave situazione di emergenza che stiamo affrontando”.

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