Rovato, sindaco: «Rompiamo il patto»

Il primo cittadino Roberta Martinelli ha sottoscritto l'iniziativa di alcuni sindaci della Lega, che prevede la cancellazione del patto di stabilità. Critiche dal Pd: «Serve revisione non abolizione».

(red.) Cancellare il patto di stabilità per tornare ad avviare opere pubbliche. Questo è quello che chiedono i sottoscrittori dell’iniziativa lanciata da alcuni sindaci della Lega Nord, attraverso il sito www.rompiamoilpatto.org.
Tra i firmatari anche il sindaco di Rovato. Roberta Martinelli, che con una nota ha spiegato la sua adesione. «Con questi soldi – si legge nella nota diffusa dall’Amministrazione rovatese – si potrebbero avviare opere di pubblica utilità per migliorare la vita quotidiana delle persone». A Rovato il tetto fissato dal patto è di un milione e 150 mila euro, una cifra troppo bassa, secondo la Martinelli, per i quasi 20 mila abitanti della capitale della Franciacorta-««I cittadini diRovato-aggiunge il sindaco – versano complessivamente allo Stato 41 milioni e 300mila euro di Irpef. Di questi, solo 900mila tornano sul territorio».
Di diverso avviso l’opposizione guidata dal Pd: «Il patto di stabilità, così com’è va rivisto, dice il segretario del Pd rovatese Angelo Bergomi-. Questo non significa che si debba eliminare un controllo sulla spesa pubblica. Anche perché a Rovato si sarebbe potuto rispettare il patto rapportandosi meglio con Cogeme e utilizzando meglio le entrate da Irpef e Imu».

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