Fuori le vecchie bandiere, si torna a «Forza Italia»

Ufficializzato anche a Brescia il cambio di nome del partito. Il capogruppo in Loggia Mattia Margaroli: «Una rivoluzione liberale che ci riporta allo spirito del 1994».

(red.) Silvio Berlusconi all’inaugurazione della nuova sede del partito l’aveva detto: «Da oggi tutti i gruppi alla Camera, al Senato, nelle Regioni, nelle Province e nei Comuni dovranno chiamarsi Forza Italia». E a Brescia il grido garibaldino della dirigenza locale è arrivato solerte: «Obbedisco!».
Nell’arco di una settimana i gruppi consiliari in Loggia, in Broletto e al Pirellone, cambieranno la propria dicitura, adeguandosi alla decisione di vertice. Il capogruppo bresciano della formazione di centrodestra Mattia Margaroli ha affidato la formalizzazione del cambio al presidente del Consiglio comunale, Beppe Ungari.
«Si torna allo spirito del 1994 quello della rivoluzione liberale», ha dichiarato non senza un certo entusiasmo lo stesso Margaroli. Un cambiamento sostanziale e non solo di forma anche per il capogruppo in Regione, il bresciano Matteo Parolini. Per l’ormai ex Pdl, il ritorno a Forza Italia è conseguenza di una volontà popolare oltre che di una nostalgia verso l’autenticità liberale degli inizi.

 

 

 

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