Comunità Montana camuna, vuoto di potere

Non si trova l’accordo sul nome del presidente. Venerdì sera direttivo provinciale della Lega a Boario. Necessaria intesa sul programma politico.

Più informazioni su

(red.) È ancora incerto il futuro della comunità montana bresciana di Valcamonica.  Dopo le dimissioni dell’ex leader Corrado Tomasi, infatti, avvenute il 10 giugno scorso, si fatica a trovare un nuovo presidente e un accordo politico. Il tempo, però, è tiranno: l’accordo deve essere trovato entro fine settembre, pena l’arrivo del commissario.
Dato che la prima convocazione dell’assemblea, prevista per il 9 agosto, è andata deserta, pare che il dibattito si aprirà il 6 settembre. La terza e ultima convocazione, poi, è prevista per il 27 settembre. L’ipotesi riguardante la candidatura di Mario Pendoli, che succederebbe a Tomasi senza modificare gli equilibri nel direttivo, non risolverebbe, però, il nodo-centrodestra, che ha chiesto l’assessorato all’Agricoltura. Ancora incerta, poi, sarebbe la posizione della Lega : l’asse Carroccio-Pd non è condiviso da tutta la base.
La frattura delle Regionali, poi, creatasi con l’assessore Maisetti e resa più profonda dal caso autovelox nella galleria Trentapassi, rimane ancora da sanare. La soluzione a questi problemi, comunque, potrebbe arrivare già nelle prossime ore: previsto per questa sera il direttivo provinciale di Boario e per sabato 31 settembre l’assemblea dei militanti di Bienno.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.