Bossi: «Ci serviranno le armi della Valtrompia»

Alla festa della Lega Nord a Sarezzo, il senatur se l'è presa con il Governo attuale, accusato di immobilismo, annunciando novità a partire da settembre.

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(red.) Le sue uscite pubbliche non sono certo state mai contraddistinte da particolare diplomazia, nè da timori di risultare poco “politically correct” e così è stato anche nel corso dell’ultimo comizio cui Umberto Bossi, indiscusso leader della Lega Nord, ha preso parte venerdì 9 agosto a Sarezzo.
Nonostante un temporale che si è abbattutto sulla Valtrompia e sebbene la partecipazione dei militanti non fosse foltissima (dato anche il periodo estivo), il senatur del Carroccio non ha risparmiato strali all’indirizzo del Governo e dei rivali politici, nè alle scelte interne al suo stesso partito (leggi: revoca delle espulsioni).
Giunto nella cittadina bresciana sotto una pioggia battente, accompagnato dal presidente della provincia Daniele Molgora e dall’assessore Aristide Peli, l’Umberto, al motto di «Padania libera», se la’è presa subito con un esecutivo immobilista, avvertendo i leghisti che scelte importanti potrebbero affacciarsi sulla scena nazionale da settembre.
Ma sicuramnete la parole da ricordare sono quelle proferite quando Bossi, facendo riferimento alla realtà produttiva della Valtrompia, ricorda che è qui che si fabbricano le armi, armi che, sottolinea al microfono della festa padana, «un giorno ci serviranno…». Allusione alla secessione armata già ventilata in passato o a qualche altra presunta azione militare contro “Roma ladrona?”.
In attesa di consocere se si tratta di una delle solite boutade bossiane, l’appuntamento per i fedelissimi del Carroccio, bresciani e non, è per il 14 e 15 di agosto a Ponte di Legno, dove è fissato il tradizionale raduno, alla presenza del segretario nazionale della Lega Matteo Salvini.

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