MoVimento 5 Stelle, i dubbi sull’Expo 2015

I consiglieri regionali hanno bollato come inutile l'audizione del sottosegretario Martina in Commissione antimafia. "Nessuna documentazione, serve più chiarezza".

(red.) Molti i dubbi sollevati sull’Expo dal MoVimento 5 Stelle in seguito alla Commissione regionale antimafia che si è svolta nella mattina di lunedì 22 luglio in Regione.
In commissione è stato ascoltato il sottosegretario del Governo con delega Expo, Maurizio Martina (PD), che lunedì 15 era stato anche a Brescia, e il Sottosegretario all’attuazione del programma ed EXPO 2015 della Regione
Lombardia, Fabrizio Sala (PDL). Silvana Carcano, membro della Commissione e capogruppo del M5S, ha definito di dubbia utilità l’audizione. «Martina ha rilasciato numerose dichiarazioni non supportate da documenti ufficiali. In particolare, sul presunto potenziamento dell’attività investigativa e di controllo della DIA non ha saputo dare spiegazioni in merito alla decisione del Governo Letta di chiudere la sede della DIA presente nell’aeroporto di Malpensa; nonostante il parere contrario di tutto il Consiglio Regionale, Martina si è limitato a sostenere che le attività di controllo antimafia verranno ampliate senza però produrre alcun atto a supporto di tale tesi».
Secondo il M5S, poi, Sala avrebbe parlato della manifestazione Expo senza entrare in questioni riguardanti la lotta ai tentativi di infiltrazione criminale e ha lasciato la Commissione prima ancora di potergli esporre delle domande. Il M5S ha messo in evidenza che la Commissione Antimafia deve lavorare in maniera sostanziale e non solo formale, necessita quindi della documentazione a sostegno di quanto esposto dagli auditi. La sensazione del M5S è che il ritardo conseguito nell’eseguire le opere connesse e nelle misure antimafia possano determinare quanto temuto dal Comitato Antimafia milanese: che il fattore tempo abbassi le soglie di legalità e stigmatizzi i controlli come impacci controproducenti.
A maggio 2013 il Comitato Antimafia presieduto da Nando Dalla Chiesa ha scritto nella relazione che sembra che non si tenga nel debito conto la diffusione di cantieri e lavori esterni all’area Expo e non si consideri l’importanza di efficaci e tempestive misura di intervento nel caso di violazioni del medesimo protocollo. L’impressione, poi, è che si faccia comunque eccessivo affidamento sull’osservanza delle procedure formali.
«Cosa è cambiato», si chiedono i consiglieri 5 Stelle, tra cui il bresciano Giampietro Maccabiani, «da maggio ad oggi? Cosa è peggiorato visto il passaggio ad una situazione d’urgenza che consente la deroga alle legislazioni vigenti? Queste le domande poste oggi al Sottosegretario Martina e Sala alle quali non abbiamo ottenuto risposta. Aspettiamo. Chiederemo di avere risposta scritta. Non vogliamo che la Commissione Antimafia Regionale sia solo formalmente costituita. Pretendiamo che sia tenuta in stretta considerazione in maniera sostanziale, rispondendo alle domande poste e presenziando per tutta la durata della stessa, in segno di collaborazione e di proficua lotta alla criminalità organizzata».

 

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