“Indire Stati generali del Centrodestra bresciano”

Dopo la sconfitta della coalizione alle amministrative di Brescia è intervenuto Flavio Bonardi, con un appello all'unità per "ripartire" in vista del 2018.

(red.) Dopo la sconfitta del centrodestra alle amministrative di Brescia è intervenuto Flavio Bonardi, presidente (uscente) della Circoscrizione Centro ed esponente di fratelli d’Italiai, analizzando le ragioni della situazione e proponendo alcuni suggermenti per “ripartire”. Di seguito riportiamo il testo completo del suo intervento.

“Dopo la sconfitta elettorale delle ultime settimane- e dopo aver “riposato” e se vogliamo anche riflettuto personalmente su quanto accaduto – è tempo di ricominciare, ricostruendo un nuovo centro destra bresciano, più attento alle esigenze della città e di tutti i cittadini. Questo deve essere lo spirito che dovrà rianimare i partiti dal PdL, alla Lega, passando per Fratelli d’Italia, giungendo all’UDC, ai Pensionati, alla Civica per Paroli, al PLI raggiungendo tutti quei partiti e movimenti che si riconoscono nel centro destra.
Si possono invocare tutte le ‘rivoluzioni’ possibili ed immaginabili per risalire la china, ma se non si mettono da parte i personalismi che hanno segnato gli ultimi anni, tutto risulterà vano.
Dovremo  immaginare un percorso unitario nel senso di convogliare energie e risorse verso l’obiettivo che è ancora alla portata: la riconquista del Comune di Brescia nel 2018!
La disaggregazione del centrodestra ha prodotto un difetto di operatività che può essere colmato solo se tutte le componenti ritroveranno uno spirito di fattiva collaborazione scacciando le tentazioni correntizie, letali al punto di creare discrepanze da rendere antagoniste perfino elettoralmente forze che dovrebbero andare tutte dalla stessa parte con obiettivi comuni.
Auspico che i partiti e soprattutto le persone dei partiti possano pensare,  entro il mese di settembre 2013, di realizzare  gli “Stati generali del Centro Destra Bresciano”, sia per analizzare le ragioni che ci hanno portato alla sconfitta sia per programmare il futuro politico con uno sguardo verso il futuro.
Nessuno del centro destra può dirsi disinteressato rispetto al fallimento politico, non dato solo, come qualcuno ha affermato, da responsabilità del sindaco, ma di tutta la classe dirigente, sottoscritto compreso. Insomma, si ritorni – dopo le polemiche –  a ragionare sui programmi, a confrontarsi sulle prospettive politiche e soprattutto a far comprendere ai bresciani che le idee del centro destra non sono poi così negative come qualcuno vuole far credere.
Forse, e dico forse, gli elettori apprezzerebbero un “mea culpa” e probabilmente ne guadagnerebbe tutto il centrodestra.
Il mio, dunque, è un invito affinché il buono che c’è nei partiti di centro destra “venga fuori” e sappia essere un segno nuovo e tangibile di una politica che non pensa solo alle poltrone, ma che guarda, anche dopo una sconfitta, ad essere realtà propositiva con l’amministrazione comunale attuale, e in grado di offrire progetti nuovi per il futuro di Brescia”.

 

 

 

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