Cgil: No ai licenziamenti di Brescia Trasporti’

In una nota, il sindacato attacca l'azienda che ha deciso di "sconfessare il parere, di negare la titolarità contrattuale e il ruolo delle Rsu" al tavolo della trattativa.

(red.) Viene definito “inaccettabile” il comportamento della direzione di Brescia Trasporti che,  venerdì 17 maggio, “di fronte alla decisione unitaria dei Rappresentanti dei lavoratori di abbandonare il tavolo di un confronto inutile, ha continuato a discutere separatamente con i  segretari di Faisal, Ugl, Cisl e Uil seduti al tavolo, ma rimasti fino ad allora, muti”.
Lo riferiscono, in una nota, Filt Cgil e Camera del Lavoro di Brescia che ritengono “giusta la difficile scelta delle Rsu, a fronte del rifiuto da parte della direzione di dare una formalizzazione alle promesse e previsioni dalla stessa avanzate in due incontri, di sviluppo occupazionale: inclusa la riassunzione di sette autisti che, alla fine di aprile,  dopo un anno e quattro mesi di lavoro,  si erano trovati davanti all’indisponibilità dell’azienda a rinnovare il loro contratto”.
“Le Rsu avevano immediatamente rivendicato la conferma dei sette colleghi, convinte che il superamento dei nodi e problemi subentrati con l’avvio della metropolitana, imponga il potenziamento di corse e percorrenze e la riprogrammazione degli orari, che avrebbero consentito la riconferma dei rapporti di lavoro”.
“Filt Cgil e Camera del Lavoro hanno condiviso la rivendicazione delle Rsu apprezzando che queste si sono fatte carico di contrastare precarizzazione e disoccupazione, ma anche i disagi subiti da utenti e pendolari più di quanti stanno continuando a godere dei loro privilegi indifferenti alla sofferenza sociale e occupazionale diffusa”, prosegue la nota in cui viene sottolineato che “va ridefinito tutto il Trasporto Pubblico Locale: un sistema, quello bresciano strutturato incomprensibilmente in società che fanno capo a Brescia Mobilità (partecipata al 100% del Comune di Brescia) la cui dirigenza si avvale di ben più di 20 fra presidenti e amministratori. Un sistema che  non ha saputo trovare il modo di superare i disagi degli utenti e di  confermare sette giovani autisti venuti a Brescia da più parti d’Italia per trovare lavoro”.
“I dirigenti di Brescia Trasporti (e di Metrobus, presente al tavolo) han pensato di sconfessare il parere, di negare la titolarità contrattuale e il ruolo delle Rsu. Hanno  proseguito il confronto con esponenti delle  segreterie provinciali di organizzazioni la cui somma in termini di rappresentanza in azienda è minoritaria”, attacca il sindacto.
“Filt Cgil e Camera del Lavoro”,  conclude la nota, “giudicano grave il comportamento della direzione e faranno tutto quanto nella loro disponibilità e possibilità per denunciare  e contrastare l’irresponsabilità sociale della direzione bresciana del Trasporto Pubblico Locale, la discriminazione e la selezione degli interlocutori sindacali in violazione di norme, titolarità di rappresentanza e rappresentatività, e pregiudicando corrette relazioni sindacali”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.