Berlusconi non spacca, piazza Duomo divisa

L'ex-premier a Brescia fortemente contestato da centinaia di persone, che riescono a occupare gran parte di piazza Paolo VI a discapito dei sostenitori.

(p.f.) Non è stata la piazza di Berlusconi né di Paroli. E’ stata la piazza della divisione. Da una parte i sostenitori del centrodestra, un migliaio circa arrivati a Brescia da varie province del nord Italia. Certamente meno di quello che ci si aspettava. Dall’altra gli oppositori, militanti di Sel, Brescia Solidale e Libertaria, centri sociali ma anche semplici cittadini.
Da una parte i cartelli con la scritta “giù le mani da Silvio”. Dall’altra, un florilegio di striscioni da “Brescia dalla parte dei giudici” a “Ci Ruby la dignità” fino a “A Brescia siamo donne in verticale”. Tanta la tensione registrata, su più fronti. Gli oppositori hanno infatti quasi circondato piazza Paolo VI, chiudendo quasi tutte le uscite, obbligando polizia e carabinieri a divedersi in più cordoni di sicurezza. E per tutto il tempo del discorso, le parole di Berlusconi sono state quasi sopraffatte da fischi, cori e urla.
Di tanto in tanto, la reazione del popolo del Pdl, che ha provato a rispondere con altrettanti cori e sventolando la bandiere. Ma più Berlusconi parlava, più i manifestanti avanzavano e alla fine la piazza non era più divisa a metà, ma i manifestanti apparivano in netta maggioranza numerica rispetto ai sostenitori di  Berlusconi. Forti le contestazioni ai ministri intervenuti, da Angelino Alfano a Renato Brunetta. Rincorso, alla fine del comizio, Roberto Formigoni, che ha sfidato i manifestanti lasciando la piazza da via Querini. Alcuni cittadini lo hanno inseguito, urlando “buffone”, “vergogna” e altri epiteti.
Qualche scontro c’è anche stato, da entrambi le parte sono state lamentate aggressioni fisiche. “Non ci faremo intimorire”, ha tuonato Berlusconi dal palco, un riferimento sia alla piazza sia ai giudici, questione dominante sul palco bresciano. Il leader del Presidente ha anche rinnovato il suo appoggio al sindaco Adriano Paroli (che non ha parlato sul palco), in vista delle amministrative. Ma le parole più forti le ha riservate alla questione giustizia. “Io come Tortora”, ha sottolineato, mentre i manifestanti esibivano la foto di Falcone e Borsellino.
[nggallery id=58 template=dop-wall-grid-gallery]

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.