Reato di clandestinità, “Petizione per difenderlo”

Il segretario provinciale della Lega Nord, Fabio Rolfi, ha annunciato una raccolta firme contro la depenalizzazione dei reati minori. "Difendiamo lo Ius Sangunis".

(red.) La Lega Nord, si mobilita per difendere la Legge Bossi-Fini e tutte le politiche di contrasto alla clandestinità e contenimento dei flussi migratori pensate e attuate dai governi di centro destra sotto la spinta del Carroccio, dopo la proposta del neoministro per l’Integrazione, Cécile Kashetu Kyenge, che ricalca quella avanzata alla fine di aprile dal ministro della Giustizia Paola Severino e da una commissione ministeriale di studio sulla depenalizzazione dei reati minori.
Il Segretario Provinciale della Lega Nord, Fabio Rolfi, non ci sta: “Difendiamo lo Ius Sanguinis e contrasteremo invece lo Ius Soli. Una stortura vera e propria del diritto: non si tratta infatti di una battaglia di integrazione ma di una battaglia esclusivamente politica della sinistra, perché con la cittadinanza non deriva nessun diritto se non quello di voto. Italiani e immigrati regolari hanno giustamente gli stessi diritti come l’accesso all’istruzione, alla sanità alla casa e al lavoro. Il voto si ottiene invece con la concessione della cittadinanza che a nostro avviso deve avvenire al termine un percorso di integrazione. E noi riteniamo debba rimanere tale”.
Per questo, la Lega Nord di Brescia ha deciso di istituire  i “Comitati popolari per la difesa del reato di clandestinità”. Perché, spiega ancora Rolfi, “è essenziale che l’ottenimento del permesso di soggiorno derivi dall’occupazione e deve essere collegato strettamente al lavoro. Abolire il reato di clandestinità è assurdo ancor più perché se un immigrato non ha una occupazione tutte le spese di sostentamento sono a carico della collettività”.
Sabato 4 Maggio alle 16,30, in Corso Zanardelli a Brescia, inizia la raccolta firme affinché i cittadini possano esprimersi in merito all’abolizione o meno del reato di clandestinità.

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