Quirinale, il voto dei parlamentari bresciani

Dopo il nulla di fatto di giovedì per l'elezione del Presidente della Repubblica, i commenti degli onorevoli di casa nostra, divisi sulle scelte del Partito democratico.

(red.) Giovedì le “fumate nere” per l’elezione del Presidente della Repubblica italiana, che hanno messo in luce, una volta di più, come la classe politica sia disunita anche in questa situazione di voto. Alla luce dei (non) risultati, come hanno votato i parlamentari bresciani?
Per il senatore democratico Paolo Corsini la scelta del nome di Franco Marini da parte del segretario Pier Luigi Bersani è “inaccettabile” perché basata sull’accordo con Berlusconi.
Corsini ha votato Romano Prodi, figura “di garanzia” per tutti, secondo l’ex sindaco di Brescia.
Alfredo Bazoli ha votato prima scheda bianca, quindi ha indicato il nome di Chiamparino, il “candidato” dei renziani. Marina Berlinghieri si è distanziata dalle indicazioni di Matteo Renzi e ha votato diversamente, senza rivelare chi.
Anche Massimo Mucchetti  non ha svelato la sua preferenza ma ha sottolineato la necessità di trovare una congiunzione Pd-Sel per uscire dall’impasse.
Questo per quanto riguarda i democratici, sul fronte Popolo della Libertà, la vicecapogruppo del Pdl alla Camera, Mariastella Gelmini ha votato (naturalmente) per Marini, stigmatizzando l’atteggiamento dei senatori del Pd, divisi sulla preferenza e sottolineando l’ira del leader Berlusconi verso i democratici, soprattutto dopo che si è riaffacciato lo “spettro”, per il cavaliere, di Romano Prodi.
La Lega Nord ha votato Marini: secondo Raffaele Volpi, l’ex presidente del Senato sarebbe stata la persona più indicata per portare avanti il disegno della macroregione del Nord, tanto caro al Carroccio di Bobo Maroni.
Una linea condivisa anche da Davide Caparini che ha dichiarato che i leghisti non hanno pregiudizi e che voteranno di volta in volta in base ai nomi che verranno proposti dal Pd.

 

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