Il bresciano Vito Crimi è il “front man” del M5S

Il capogruppo dei senatori grillini, sempre in prima linea per il Movimento, è stato spesso oggetto di critiche e feroci polemiche. Ma lui si difende via social.

(red.) Vito Crimi sul treno alta velocità, Vito Crimi intervistato da Bruno Vespa a ‘Porta a porta’. Il portavoce bresciano dei 5Stelle ormai è un personaggio e non manca giorno che si parli di lui. Spesso per gaffe. Napolitano “tenuto sveglio” da Grillo, giornalisti “che mi stanno sul ca…”, ecc.. L’ altro giorno Vito è stato oggetto di critiche e sberleffi online per la sua scelta di viaggiare in prima classe sul Frecciarossa, nella tratta Roma-Milano con treno ad alta velocità. “Non eè la Tav di Val Susa”; “L’aereo costa di più”; “Non c’erano altri posti liberi”; “Un risposino dopo aver lavorato anche nello scompartimento ci può stare”.
Un’escalation di ‘giustificazioni’ coronate da un accorato appello ai “giornalisti seri”. Vito Crimi ha spiegato quella foto che lo ritraeva “dormire beato a bordo di un Freccia Rossa” che ha fatto il giro del web e che lo ha visto ‘reo’ di una doppia infrazione per un anticasta conclamato: classe di lusso e per di più a bordo di un proibitissimo, per i grillini, convoglio Tav.
Su Facebook Crimi si difende: “viaggio sempre in seconda classe ma quella foto è stata scatta venerdì pomeriggio giorno di sciopero dei treni e l’unico posto libero trovato era in prima classe e ho scelto sempre la classe inferiore disponibile”. Poi aggiunge: “appena sceso a Brescia sono tornato a casa in autobus linea 3 stazione centrale-rezzato”. Considerazione finale contro i giornalisti: “E’ questo il giornalismo in Italia? Giornalisti seri perche’ non dite qualcosa, perche’ subite la degradazione della vostra professione cosi’ senza batter ciglio?”.
Un altro strappo al regolamento di Grillo: intervista in tv. Vito Crimi spiega poi la sua presenza a ‘Porta a porta’, lunedì sera, mettendo in risalto due elementi: meglio che davanti alle telecamere ci sia un grillino ‘doc’, per illustare la linea del MoVimento, invece di gente che “rappresenta se stessa”, e comunque all’interno di una “intervista chiusa”, come a dire che così si evita la ‘contaminazione’ con il mondo dei talk politici.
“‘Porta a Porta’ ha invitato il senatore Mastrangeli, ricordato soprattutto per la sua partecipazione al programma di Barbara D’Urso, il quale ha accettato”, spiega il capogruppo M5S al Senato, dalla sua pagina Fb. “I senatori portavoce del MoVimento 5 Stelle hanno ritenuto, in un momento così delicato per il Paese come quello che coincide con l’elezione del Presidente della Repubblica, che a parlare su un palcoscenico così seguito non dovesse essere”, rileva allora Crimi, “chi diffonde informazioni parziali in rappresentanza solo di se stesso, ma il portavoce designato, Vito Crimi, in grado di spiegare bene ai cittadini le posizioni ufficiali”. “Il MoVimento ha così proposto alla redazione di ‘Porta a Porta’ una intervista chiusa di una ventina di minuti”, quella che poi in effetti è stata trasmessa.

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