Del Bono e la sua ricetta di sicurezza e legalità

Un gruppo di lavoro guidato da Carlo Alberto Romano e Lorenzo Cinquepalmi ha tracciato una bozza per una Brescia sicura e trasparente.

(red.) Brescia nel 2012 si è piazzata tra le prime 20 città d’Italia per numero di reati gravi (fonte Sole 24 ore). Durante lo stesso anno in città ci sono stati 87 scippi e rapine, mentre allo “Sportello assistenza vittime della violenza” del Comune sono state denunciate 27 truffe agli anziani.
Dati sui quali Emilio Del Bono, candidato sindaco del Pd alle prossime amministrative di Brescia, ha elaborato, con il comitato elettorale un documento programmatico intitolato “Sicurezza e legalità”, coordinatori, rispettivamente, Carlo Alberto Romano e Lorenzo Cinquepalmi.
“Un’amministrazione attenta ai temi della sicurezza, però, non utilizza le emergenze e le argomentazioni sulla paura in modo strumentale ma, sapendo leggere le differenti esigenze del territorio, propone un modello di fiducia e condivisione”, si legge nel testo.
Diversi i punti del capitolo “sicurezza” proposti da Del Bono: contrasto alla “perifericità sociale”, “produttrice di senso di abbandono e sfiducia nelle regole comuni e generatrice di irrazionali sentimenti di paura e di rischio di vittimizzazione”.
“L’amministrazione locale”, viene spiegato, deve  “divenire non solo attrice ma protagonista dei percorsi di inclusione e riabilitazione di chi ha commesso i reati”.
Per il candidato del Pd è necessario istituire un “Osservatorio per il contrasto della criminalità locale”, strumento “agile e gratuito, che possa consigliare il Sindaco e la Giunta grazie alle specifiche competenze e conoscenza delle problematiche criminali e giudiziarie”, ma anche un “centro per la tutela delle vittime di reato che sia in grado di farsi carico delle esigenze di accompagnamento delle vittime (o dei familiari) nei percorsi di fuoriuscita dalla vittimizzazione, con particolare attenzione rivolta allo speciale disagio di chi subisce un reato per la seconda o terza volta”.
Tra gli altri punti anche una “Unità operativa per il monitoraggio media su delinquenza e criminalità”, creata “all’interno dell’Ufficio stampa del Comune e deve essere finalizzata ad erogare informazioni adeguatamente percepibili dalla comunità ogni volta in cui venga rilevata una palese distorsione informativa, specialmente quando possa essere a danno di destinatari “deboli””.
Rilevazione delle mappature del tessuto urbano, implementazione degli strumenti di giustizia ripartiva, la tutela dei soggetti deboli e interventi nelle scuole. Per quanto riguarda il capitolo “legalità” l’obiettivo di Del Bono è quello di creare una “pubblica amministrazione che sia una casa di vetro, che sia un esempio costante e credibile di correttezza e pulizia, potrà togliere ogni alibi a chi, oggi, ha lasciato impigrire il suo senso civico adeguandosi ai cattivi esempi della politica e della burocrazia”.
Come ottenere questo risultato? “All’interno dell’amministrazione, cambiando le procedure, le prassi, la mentalità amministrativa, la struttura organizzativa e, dove occorre, le persone, per eliminare ogni sacca di privilegio, di contaminazione tra l’interesse pubblico e gli interessi illeciti, di prevaricazione, di ingiustizia; all’esterno, costituendo per tutti i cittadini strumenti di accesso autentico alla conoscenza di tutta l’attività dell’amministrazione comunale, per assicurare il salutare effetto che è prodotto dal controllo dell’opinione pubblica su chi amministra i beni, gli interessi e il denaro pubblico”.
Tra gli altri interventi l’ anagrafe on line degli eletti, dei dirigenti e dei nominati che “firmeranno l’impegno ad autorizzare la pubblicazione on-line sul sito del Comune di tutti i dati che servono a rendere trasparente la sua situazione personale e patrimoniale. I dati saranno aggiornati ad ogni modificazione o almeno annualmente: compensi, gettoni e rimborsi spese; natura e reddito degli incarichi diversi da quelli originati dal Comune; entità del patrimonio nei termini in cui deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi”.
“Aderiranno anche a un codice di comportamento che impegni a una azione politica o amministrativa trasparente, di lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata, nonché a non accettare più di due incarichi pubblici contemporanei (compresi quelli in società, enti, fondazioni, ecc… a capitale pubblico o di nomina pubblica, anche se non remunerati); a non accettare donativi di sorta; a rimuovere le situazioni di conflitto di interesse descritte nel codice, riguardanti anche famigliari e soggetti comunque collegati.
Tra gli altri punti della proposta la revisione delle procedure e dei capitolati contrattuali: gli appaltatori risponderanno direttamente e integralmente di ogni eventuale illegalità anche risalente a subappaltatori, ma anche la “redazione di protocolli di gestione di tutti i procedimenti amministrativi: passaggi e tempi certi e predeterminati, e relative azioni a favore del cittadino in caso di ingiustificato mancato rispetto”.
A ciò si aggiunge la “redazione della carta dei tempi certi: assunzione di impegno da parte del Comune verso i cittadini al rispetto dei tempi e delle procedure in essa garantiti” e la “tracciatura in tempo reale on-line: tutti i procedimenti amministrativi saranno tracciati on-line e verificabili da parte dei soggetti legittimati: privati o enti collettivi, associazioni, comitati”. Oltre a ciò la “rotazione periodica del personale con incarichi di responsabilità: per prevenire il generarsi di connivenze sarà impostato un piano di rotazione del personale a tempi predeterminati; sarà prevista la formazione continua del personale per assicurare la qualità del servizio ed evitare che l’impreparazione sia di ostacolo alla rotazione.
La creazione del “Portale trasparenza” sul sito istituzionale del Comune, “nel quale sarà accessibile a chiunque in forma anonima sia l’anagrafe degli eletti, degli incaricati e dei nominati, che tutti i provvedimenti amministrativi del Consiglio Comunale, del Sindaco, della Giunta, dei singoli assessori, dei singoli dirigenti, rintracciabili mediante motore di ricerca avanzato; saranno disponibili anche dati statistici sull’attività del Comune, con particolare attenzione alle concentrazioni per materia e territorio degli interventi accertativi e sanzionatori”.
Sarà poi costituito, si legge nel documento di Del Bono, “un organo di vigilanza interna indipendente dalla catena gerarchica della struttura amministrativa comunale, alle dirette dipendenze del Sindaco, con il compito di verificare l’applicazione delle norme di legge e regolamentari, del codice di comportamento, della carta dei tempi certi, e di ogni altra norma generale o interna, al fine di sradicare, o di impedire il radicarsi, di qualsiasi prassi amministrativa che possa ledere il diritto del cittadino a un’amministrazione rapida, efficiente, imparziale, non ottusa, inflessibile nei confronti dell’illegalità, della corruzione e delle contaminazioni mafiose”.
L’ispettorato avrà competenza anche su controllate, partecipate, enti in cui vi sia potere di nomina del Comune, mercati comunali all’ingrosso e al dettaglio, appalti e subappalti, tracciatura dei flussi finanziari. Il capo dell’ispettorato presenterà ogni semestre una relazione scritta al Consiglio Comunale. Il candidato sindaco del Pd propone anche la creazione di un “Comitato Legalità (la lotta alla criminalità e alle mafie)”, che verrà costituito entro 30 giorni dalla proclamazione del Sindaco, un comitato consultivo di cinque persone, esperti in materia di legalità, che collabori con Sindaco, Consiglio Comunale e Giunta, nell’elaborazione e nella gestione delle strategie di prevenzione e contrasto dei fenomeni di illegalità sul territorio e nell’amministrazione del Comune. Il tutto a titolo gratuito.

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