Comunità montana: Lega lascia la maggioranza

In contrasto con i metodi del presidente Ermanno Pasini, la Lega Nord ha deciso all’unanimità la scissione dalla maggioranza di centrodestra in Valsabbia.

(red.) Con uno scarno comunicato, diffuso giovedì mattina e firmato dal segretario di circoscrizione Franco Zanotti, i leghisti valsabbini annunciano che, all’unanimità, la Lega Nord della Valle Sabbia ha deciso di uscire dalla maggioranza della Comunità montana di Valle Sabbia, perché venuto meno il rapporto di fiducia con l’attuale presidenza.
Con questa decisione, di fatto, si va profilando la più grave crisi della maggioranza di centrodestra, che dal 2004 regge il governo dell’ Ente comprensoriale, sempre con Ermano Pasini nel ruolo di presidente.
A dimettersi dal Direttivo comunitario sono stati il vicepresidente Roberto Facchi, con delega ad Industria, Artigianato e Commercio, e l’assessore all’Agricoltura, Foreste e Protezione civile Giovanmaria Flocchini. Quattro in tutto i leghisti che fanno venir meno il loro appoggio alla maggioranza: sono i sindaci o comunque i rappresentanti dei Comuni di Agnosine, Vestone, Pertica Alta e Idro.
Stando ai numeri, Pasini ha comunque la possibilità di rimanere in sella. Infatti, pur con la defezione leghista, rimangono 14 delegati a reggere la maggioranza. Un vantaggio che sarebbe però solo sulla carta, vista la nutrita schiera degli “indipendenti” che, con meno vincoli di appartenenza ai singoli partiti, potrebbero pensare di rivedere le proprie posizioni e alleanze.
A tal proposito, la Lega ha deciso di affidare all’ormai ex vicepresidente della Comunità montana Roberto Facchi e al sindaco di Vestone Giovanni Zambelli il compito di individuare una maggioranza diversa rispetto a quella attuale.
Zambelli ha dichiarato che nessuna opzione è preclusa, lasciando intendere che la via d’uscita potrebbe anche essere un governo istituzionale. Come ha sottolineato il primo cittadino di Vestone, impostante sarà condividere obiettivi comuni, come quelli che in questi anni hanno portato la Comunità montana a rivestire un ruolo di eccellenza riconosciuto anche  a livello nazionale.
A questo punto verrebbe da chiedersi dove sta il problema. Al quesito ha riposto sempre Zambelli dichiarando che le Lega non ne fa certo una questione personale o di scelte strategiche, ma di metodo. E nemmeno la decisione di lasciare la maggioranza è legata al singolo episodio, ha voluto precisare il sindaco vestonese. Tuttavia è noto che, già in passato, la lega ha puntato i piedi per una conduzione a suo avviso troppo “dirigistica” della cosa pubblica da parte dell’attuale presidente. Evidentemente ora la misura è risultata essere colma. Verrebbe da dire: goccia dopo goccia è traboccato il vaso.

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