Cisl Brescia: ‘Sindacato è partecipazione’

Giovedì e venerdì il primo congresso provinciale della sigla sindacale. Torri: "Occorre un nuovo punto di partenza: quello del fare che si contrappone al subire“.

(red.) Viene da lontano la novità della Cisl di Brescia. Per rinnovare la sua struttura organizzativa sul territorio la Cisl torna infatti all’idea originaria, quella di un’unica realtà sindacale per tutta la provincia, superando l’esperienza della divisione delle competenze e delle funzioni che avevano portato nel 1980 alla nascita del comprensorio sindacale della Valle Camonica-Sebino. Un processo che riunirà in un’unica Segreteria la responsabilità politico-organizzativa ma che manterrà, ampliandola, la presenza consolidata sul territorio di uffici, sedi decentrate e recapiti di categorie e servizi della Cisl.
A deliberare formalmente l’unione dei due territori sarà il primo congresso provinciale della Cisl che avrà luogo a Villa Fenaroli di Rezzato giovedì 21 e venerdì 22 marzo.
“Un Congresso per ribadire la natura partecipativa
della Cisl bresciana”, ha spiegato Enzo Torri, Segretario generale della Cisl bresciana, “e il ruolo che si è assunta in questi anni di crisi durissima. Le culture sindacali in campo sono andate chiaramente delineandosi: c’è quella antagonista e conflittuale e c’è quella della partecipazione e del confronto. La Cisl incarna da sempre quest’ultima, con l’obiettivo di salvare il lavoro che c’è, allargare le forme di solidarietà tra i lavoratori, garantire loro forme di tutela anche nelle situazioni più difficili di chiusura delle attività. I diritti dei lavoratori si salvaguardano difendendo il lavoro, perché fare le barricate sui diritti senza curarsi della sorte delle aziende è una operazione puramente di facciata”.
Fin dal titolo scelto per il Congresso – Il futuro non si aspetta, si costruisce – la Cisl mette in chiaro obiettivi e strategia della sua azione sindacale: “La crisi”, ha aggiunto il Segretario, “ci ha insegnato due cose: la finanza ha fatto credere che il lavoro fosse diventato una cosa di poco conto, ma in realtà senza lavoro non si va da nessuna parte. Occorre dunque un nuovo punto di partenza da cui costruire su basi diverse, quelle del fare che si contrappone al subire“.
A dare l’idea del lungo percorso che ha termine nel Congresso provinciale, Enzo Torri ha sottolineato alcuni indicatori numerici particolarmente significativi. Sono state fatte 725 assemblee precongressuali alle quali hanno partecipato 7.948 iscritti; in queste assemblee sono stati eletti 1.190 delegati che hanno dato vita a 20 Congressi di categoria e che hanno eletto i 240 delegati che prenderanno parte al Congresso di giovedì e venerdì.A ricomposizione territoriale avvenuta, la Cisl provinciale conterà 102.308 iscritti con una presenza nei luoghi di lavoro di 1.459 tra delegati e componenti Cisl delle Rappresentanze Sindacali Unitarie e delle Rappresentanze Sindacali Aziendali.
I lavori del Congresso verranno aperti alle 9 di giovedì 21 marzo dal Segretario generale della Valle Camonica-Sebino Francesco Diomaiuta; alle 9,30 è prevista la relazione del Segretario generale della Cisl bresciana Enzo Torri sulla quale si svilupperà il dibattito dei delegati.
Sono previsti interventi di saluto al Congresso da parte del Prefetto, del Sindaco di Brescia, del Vescovo e dei responsabili di diverse realtà associative. Saranno a Brescia per il Congresso provinciale Cisl anche il Segretario nazionale Paolo Mezzio e quello regionale Gigi Petteni.
Due i momenti di approfondimento inseriti nel programma: nel pomeriggio del primo giorno un dialogo “Sulla fabbrica e sul lavoro, ieri e oggi” tra il ricercatore economico bresciano Gianfranco Tosini e il sociologo Guido Baglioni; nella mattina di venerdì, invece, il professore di Storia economica all’Università Cattolica di Milano Aldo Carera parlerà dell’Articolo 2 dello Statuto della Cisl, “il manifesto politico” dell’organizzazione.

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