Tensioni M5S-Pd, Grillo: “Povero Paese”

Venerdì 15 marzo, a Montecitorio, si insedia la XVI Legislatura. Che potrebbe anche durare pochissimo. Intanto l'ex comico sul suo blog lancia un affondo ai politici.

(red.) Venerdì 15 marzo, alle 10,30 a Montecitorio, prende il via la seduta inaugurale della XVI Legislatura.
Alla Camera siederanno anche i 15 deputati bresciani eletti il 24 e 25 febbraio scorso, che potrebbero anche restarci poco, vista la complicata situazione.
Intanto, le tensioni tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico non accennano a stemperarsi e il dibattito fra i due leader, Beppe Grillo e Pierluigi Bersani, è ancora acceso.
Per quanto riguarda i grillini, poi, non sono ancora stati resi noi i nominativi dei candidati 5 Stelle alla presidenza di Camera e Senato. Nonostante la promessa di renderli noti entro mercoledì, la decisione è stata rinviata a questo giovedì.
Vito Crimi, senatore bresciano e capogruppo designato al Senato, ha assicurato che la procedura di votazione sarà a doppio turno. Analogo sistema anche per Montecitorio, come ha affermato la capogruppo Lombardi.
Ancora Crimi ha voluto sgomberare il campo dall’idea che i nomi potessero essere calati dall’alto (ovvero da Grillo stesso), affermando che i nominativi verranno scelti in autonomia  e poi comunicati.L’ex comico genovese, intanto, sul suo blog, ha pubblicato un intervento intitolato “Povero Paese”.
“Povero Paese”, scrive Grillo, “dove deputati e senatori della Repubblica si umiliano in gruppo per il loro padrone e occupano un tribunale della Repubblica senza che nessuno intervenga, senza il minimo pudore. Come faranno a guardarsi in faccia? Povero Paese dove nel dopo elezioni si discute solo di alleanze, di poltrone, di cariche, di spartizioni e non di economia, di lavoro, di soluzioni ai problemi quotidiani”. Il leader del M5S lancia anche un affondo al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, laddove dice “Povero Paese dove un presidente della Repubblica invece di andare in prima serata in televisione a condannare un atto eversivo di portata enorme come la triste sfilata di parlamentari negli uffici giudiziari, riceve Alfano (ex ministro della Giustizia…) al Quirinale il giorno dopo”.
“Povero Paese dove da vent’anni non esiste opposizione, ma un inciucio alla luce del sole, con un pdmenoelle incapace di pronunciarsi immediatamente sull’attacco alla magistratura di Milano, loro che volevano smacchiare i giaguari”.
“Povero Paese”, continua Grillo, “ dove la legge elettorale è in mano ai partiti che la usano, la modificano, la stravolgono per la loro convenienza e non per dare una vera rappresentanza ai cittadini” e “dove il governo si è sostituito per un decennio al Parlamento (formato da “nominati” dai segretari di partito dopo un osceno mercato delle vacche) e legifera a colpi di decreti legge.
Povero Paese che si dice democratico, dove le leggi popolari, come Parlamento Pulito, non sono neppure discusse e i risultati dei referendum ignorati”.

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