Grillo: “Italia de facto già fuori dall’Europa”

L'ex comico a 'Handelsblatt': ''Il Nordeuropa ci terrà solo per il tempo necessario per recuperare gli investimenti poi ci lasceranno cadere come una patata bollente".

(red.) “L’Italia è di fatto già fuori dall’Euro”. Così il quotidiano economico tedesco ‘Handelsblatt’ titola, citandone le parole, la sua intervista a Beppe Grillo, che, scrive, “vuole un voto sul futuro dell’Italia nella zona Euro. E propone un referendum online”.
Beppe Grillo non crede nella permanenza dell’Italia
nella zona Euro, si legge. “Di fatto l’Italia è già fuori dell’Euro”, afferma Grillo che ritiene che anche gli stati nordeuropei terrebbero l’Italia solo per il tempo necessario “per recuperare gli investimenti delle loro banche in titoli di stato italiani. Poi ci lasceranno cadere come una patata bollente”. Nell’intervista Grillo accenna ad una decisione popolare sull’Euro perché esclude di decidere “da solo” e quindi “farebbe un referendum online sull’Euro”. Così come per il Trattato di Lisbona.
Grillo spiega però di non considerarsi un anti-europeo. “L’Europa non deve avere paura”, afferma, ma chiarisce di volere una chiara inversione e “più democrazia”. “Siamo la rivoluzione francese, senza ghigliottina”, dice poi parlando del suo partito. All’Europa serve un “piano B” e ci dobbiamo chiedere: “Che fine ha fatto l’Europa? Perché non abbiamo una comune politica dell’informazione, fiscale, dell’immigrazione. Perché solo la Germania si è arricchita?”.
Senatori e deputati del Movimento si sono dati appuntamento a Montecitorio alle 14 per una riunione comune alla Camera tra gli eletti per decidere e confrontarsi sulle presidenze delle due assemblee parlamentari.
Intanto il bresciano Vito Crimi, capogruppo in pectore del M5S al Senato, sulla sua pagina Facebook lancia una sfida a Pd e Pdl: “Non subordiniamo l’attività parlamentare alla fiducia al governo” e ”non perdiamo un mese e mezzo come è prassi”. “Subito a lavoro”, è la sfida di Crimi, “per realizzare tutti insieme i veri tagli ai costi della politica e utilizzare quelle prime risorse liberate per intervenire in tutte quelle situazioni di disagio economico, penso agli esodati, ai disabili ecc ecc..”.

 

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