Beccalossi (FdI), un patto per l’agricoltura

Al primo punto del programma presentato alle associazioni di categoria c'è la revisione dell'Imu sui terreni e l'abolizione dell'imposta sui fabbricati.

(red.) Revisione dell’Imu sui terreni e abolizione di quella sui fabbricati
strumentali ad attività agricole.
Questo il primo punto del patto per lagricoltura, elaborato da Fratelli d’Italia e presentato alle associazioni di categoria di Brescia in un incontro che si è tenuto giovedì 21 febbraio. “Anche gli operatori del settore agricolo hanno capito che facciamo sul serio. Ho sempre lavorato al fianco dell’agricoltura, prima come assessore regionale e poi come capogruppo PdL in commissione agricoltura alla Camera. Ora il mio impegno continua per garantire al comparto idee e azioni concrete per portare avanti gli interessi di un mondo che, per la Lombardia ma anche per l’intero Paese, rappresenta una colonna portante a livello sociale, economico, culturale”.
Con queste parole la candidata alla Camera Viviana Beccalossi, ha incontrato i rappresentanti di Confagricoltura e Coldiretti hanno accolto con  interesse il Patto per l’Agricoltura. “Un documento d’indirizzo che, oltre a spiegare i punti sui quali insisteremo in materia agricola”, continua Viviana Beccalossi, “si propone di tutelare e valorizzare quell’identità e quella tradizione costruite nei secoli con il duro lavoro e il coraggio di persone, famiglie, imprese e comunità”.Al secondo punto, ad esempio, si propone la tutela degli interessi italiani nel negoziato per la nuova Politica Agricola Comune (PAC); nel documento c’è spazio anche per il proposito di sburocratizzare le procedure amministrative regionali, nazionali e comunitarie, di contrastare l’agropirateria e creare un Ministero delle Politiche Agroalimintari, che realizzi una politica di filiera.
“Oltre che per un dato puramente economico, la difesa dell’agricoltura italiana è per noi una priorità assoluta. Qualità, sicurezza alimentare, tutela del territorio sono il patrimonio offerto all’Italia e al mondo da centinaia di migliaia di imprese agricole. Un patrimonio italiano che vogliamo difendere”.

 

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