Emergenza profughi: “Sanatoria mascherata”

A fine dicembre scade lo stanziamento del Governoper gli immigrati fuggiti dal Nordafrica. Per la Lega Nord si prospetta il rischio di un aumento della criminalità.

(d.s.) Una sanatoria mascherata: sono queste le parole usate dalla Lega Nord di Brescia per definire le scelte del Governo Monti sull’emergenza profughi, “l’ennesima”, secondo il Carroccio, “che andrà a gravare su cittadini ed amministrazioni locali”.
“A fine mese le strutture di accoglienza distribuite in tutto il Bresciano dovrebbero esaudire il loro compito perché il Governo non garantisce più il pagamento della diaria pagato (circa 50 euro), sino ad oggi, per mantenere i profughi presenti nel bresciano, quest’ultimi, anche quelli rigettati che hanno fatto ricorso, potranno restare sul territorio nazionale per un anno.
“Centinaia di disperati”, sottolineano i leghisti bresciani, “in più all’interno di una situazione già difficile come quella che sta vivendo il nostro Paese” ha spiegato Fabio Rolfi, segretario provinciale del Carroccio, contrario nel proseguire a dare asilo agli stranieri provenienti da Paesi, come la Tunisia e la Libia, nei quali la situazione politica non è rischiosa.
Dei 396 profughi iniziali oggi 332 sono ancora sul territorio provinciale. Di questi oltre la metà ha fatto ricorso al rigetto della loro richiesta di ospitalità, ma in attesa di una risposta, potranno restare grazie alle scelte del Governo sul territorio nazionale.
“A fine anno oltre 300 persone che non hanno di che vivere si riverseranno sulle strade con un rischio di un aumento della criminalità evidente: una vera e propria emergenza alla quale il Governo non sta dando nessuna risposta, lasciando gli amministratori locali soli davanti ad un problema la cui soluzione spetterebbe loro, se non all’Europa” ha proseguito Rolfi, prima di lasciare la parola a Ettore Monaco, Responsabile provinciale Lega Nord Enti Locali.
“In questo modo si rischia di creare l’ennesima emergenza ad un sistema, quello sociale comunale, già privato di risorse ed in difficoltà” è stato il commento di Monaco, ricordando le difficoltà in cui già versano numerosi pensionati e disoccupati bresciani.

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