Province, Coordinamento per passare a Brescia

L'hanno promosso dieci comuni dell'Alto Mantovano che non vogliono l'accorpamento con Cremona e Lodi nella futura "Provincia del Po".

(red.) A loro la “provincia del Po” proprio non va giù. Per questo dieci sindaci dell’Alto Mantovano hanno costituito un Coordinamento per chiedere di passare a Brescia, quando il riordino delle province lombarde sarà effettivo. Una volontà espressa anche da alcuni cittadini del comune cremonese di Ostiano che hanno promosso una petizione per chiedere di essere annessi al territorio bresciano.
La provincia virgiliana, infatti, secondo quanto previsto dal decreto, dovrebbe essere accorpata a Cremona e Lodi per formare un unico ente sotto la denominazione, che piace tanto al presidente cremonese Massimiliano Salini, di “Provincia del Po”.
I consigli comunali di dieci municipi mantovani però non gradiscono questa ipotesi e sono pronti, a colpi di delibere, a passare a Brescia. L’iter prevede di deliberare in consiglio a maggioranza e poi di passare la decisione alla Regione che a sua volta la invierà al ministero a Roma che potrà emettere una legge apposita oppure rinviare la decisione al Pirellone. Se Regione Lombardia lo riterrà opportuno potrebbe chiedere ai comuni di indire un referendum.
Sono otto le amministrazioni comunali confinanti con Brescia, da Ponti a Casalromano, che lunedì si sono trovati a  Castiglione delle Stiviere per discutere le eventuali mosse.
Cosa non piace ai sindaci mantovani? L’idea che il perno della nuova provincia sia costituito dal Po, mentre il territorio che li riguarda ha problematiche ed esigenze diverse.
I primi cittadini “secessionisti” temono di essere messi ai margini decisionali e anche amministrativi del costituendo nuovo ente provinciale unico.
E se Brescia non dovesse stare con Mantova? I sindaci si sono detti pronti a volgere il loro sguardo altrove.

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