Renzi accende il Balestrieri: in mille per lui

Il sindaco di Firenze è arrivato a Brescia, diciottesima tappa del suo tour in giro per l'Italia. All'auditorium del Leonardo presenti anche i big del Pd provinciale.

(red.) C’erano un migliaio di persone all’auditorium Balestrieri del liceo Leonardo di Brescia.
Tanti giovani ma non solo, nella serata di sabato 22 settembre, tutti lì per ascoltare Matteo Renzi. Un evento organizzato da un comitato spontaneo composto da sindaci e membri della segreteria bresciana del Pd, ma a cui non si sono fatti attendere anche i ‘big’, dal segretario provinciale Pietro Bisinella al futuro candidato sindaco in Loggia Emilio Del Bono.
Ad aprire l’incontro, la testimonianza del sindaco di Capriano Del Colle, Claudio Lamberti. Poi, l’ingresso tra gli applausi del sindaco di Firenze sul palco. Il suo biglietto da visita, uno sketch del comico Maurizio Crozza. Da lì in poi, è stato tutto un crescendo, un percorso della sua proposta politica, dalla rottamazione alle regole delle primarie alla sua ricetta per cambiare l’Italia, fino al sogno, con un video di Obama a chiudere l’intervento.
Tre le parole chiave su cui Renzi ha costruito il suo discorso. Futuro innanzitutto, che si deve costruire “adesso”, parola che è il filo conduttore della sua campagna. “E lo si deve fare con proposte concrete”, ha sottolineato il rottamatore, “ad esempio con gli asili nido, fondamentali per abbattere la piaga tutta italiana della disoccupazione femminile”.
Altro pilastro, l’Europa, che “non è la zia cattiva che ci ordina cosa dobbiamo fare, ma la più grande costruzione politica che ha portato alla pace dell’ultimo secolo”. Il sogno sono gli stati uniti d’Europa, con un presidente eletto dal popolo. “Ma il sogno è anche un’Italia che fa la riforma delle pensioni non perché glielo chiede Bruxelles, ma perché capisce che è il momento di farlo”.
E infine, il merito. “Eguaglianza, non egualitarismo”, ha spiegato il sindaco di Firenze, “dobbiamo dare a tutti gli stessi punti di partenza, non rendere tutti uguali all’arrivo. Agli insegnanti, che magari votano a sinistra da sempre, ad esempio, dobbiamo spiegare che il merito non li punirà, ma permetterà di premiare chi fa bene il suo lavoro e di mandare a casa chi non lo fa”.  A margine dell’incontro, l’augurio di Renzi a Del Bono. “Mi auguro che sia l’uomo giusto e vincente”.

 

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.