A La7 il caso “Concorsopoli”

La trasmissione "Gli Intoccabili" si è occupata del concorso in Broletto. Intervistato Rolfi sull'assunzione della moglie nella segreteria di un assessore leghista.

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(red.) La7 torna ad occuparsi di Brescia con la trasmissione “Gli Intoccabili”, che aveva già realizzato un servizio sulla “mala gestione” dell´aeroporto di Montichiari e sul caso Conti, la compravendita di un immobile all’Enpap effettuata dalla società “Estate 2” del senatore bresciano del Pdl.
Questa volta nel mirino dell’inchiesta giornalistica il caso “concorsopoli” della Provincia, su cui la Procura ha aperto un’inchiesta. La vicenda è approdata anche in Parlamento, con un’interrogazione a firma della deputata campana del Pd Pina Picierno.
Il servizio firmato da Roberta Ferrari, intitolato “La parentopoli leghista”, è andato in onda mercoledì sera. L’interrogativo a cui La7 ha cercato di rispondere è l’ipotesi di un nesso fra l’assegnazione dei posti alla Provincia di Brescia e i rapporti di parentela con gli esponenti della Lega Nord.
Intervistati (senza ottenere risposta) il figlio del senatùr del Carroccio, Renzo “Il Trota” Bossi, quindi il presidente della Provincia Daniele Molgora, incontrato durate la manifestazione dei leghisti a Milano lo scorso gennaio.
Quindi sono stati intervistati a Brescia alcuni dei concorrenti al concorso e l’avvocato bresciano Lorenzo Cinquepalmi che ha sottolineato come la prima classificata sia la portaborse dell´assessore Aristide Peli, mentre al quarto posto si è classificata la moglie del vicesindaco leghista Fabio Rolfi e, al quinto, la figlia del fratello dell’assessore Peli, al sesto invece la figlia dell´assessore leghista del Comune di Gavardo.
Sulla vicenda, lo ricordiamo, è stata istituita una commissione d’inchiesta presieduta da Roberto Cammarata del Pd, la quale ha rilevato “una serie di aspetti e questioni che risultano non ininfluenti sulla valutazione complessiva di correttezza e imparzialità delle procedure adottate”, che portano dunque, a “risultati viziati”.
Le assunzioni sono state poi bloccate, ma tra le vincitrici c’è anche la moglie del vicesindaco e segretario della Lega Fabio Rolfi, che è stato intervistato dai microfoni di La7 a Roma.
La giornalista ha sottolineato che la moglie del vicesindaco, non avendo ottenuto l’incarico in Broletto, è stata poi assunta a tempo indeterminato dall´Asl di Milano e, un giorno dopo la firma del contratto, di avere ottenuto il trasferimento ad un altro incarico con delibera firmata dal direttore della Asl (un ex sindaco leghista), ottenendo un impiego nella segreteria di un assessore della Lega. Rolfi ha risposto che si tratta di una facoltà concessa dalla legge e che, difficilmente, sua moglie, avrebbe accettato di lavorare per un assessore del Pd o di Rifondazione, dato che si tratta di un incarico di fiducia e non di “familismo” ha concluso Rolfi.

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