Tassa sui Permessi: Rolfi la vuole, la Cgil no

La Lega dice no alla possibilità, annunciata dai ministri Cancellieri e Riccardi, che venga archiviata o comunque modificata la tassa introdotta da Maroni.

(red.) La tassa sui permessi di soggiorno? Deve rimanere per la Lega, va assolutamente tolta per la Cgil. Sul piatto ballano da un minimo di 80 a un massimo di 200 euro per richiedere o rinnovare il permesso di soggiorno.
Dell’utilità è convinto Fabio Rolfi, nella veste di segretario provinciale di Brescia della Lega Nord per l’indipendenza della Padania, Fabio Rolfi, che spiega la posizione del partito sulla possibilità, annunciata dai ministri Cancellieri e Riccardi, che venga archiviata o comunque modificata la tassa sul permesso di soggiorno introdotta dall’ex ministro Roberto Maroni.
“Sarebbe una decisione davvero inaccettabile”, ha dichiarato Rolfi. “Si tratterebbe dell’ennesima ingiustizia nei confronti degli italiani, i quali si trovano costretti a pagare di tasca propria ogni prestazione e certificazione pubblica. Il governo Monti si sta confermando un vero e proprio governo di sinistra sotto mentite spoglie, che si pone l’obiettivo di smantellare ogni iniziativa varata dal governo precedente, come ha dimostrato trasformando l’Imu in un’imposta antifederalista”.
Per il segretario provinciale del Carroccio “appare dunque incomprensibile come il Pdl, tradendo il mandato elettorale conferito dal popolo, possa continuare a sostenere un governo che si pone in netto contrasto con il programma votato dagli elettori di centrodestra nel 2008. Eliminare la tassa per il permesso di soggiorno”, conclude Rolfi, “significa continuare a far gravare sui contribuenti italiani, in particolare su quelli che lavorano e vivono al Nord, i grandi costi dell’immigrazione. Per la Lega questo è inaccettabile e saremo pronti a farci sentire in tutte le sedi opportune”.
Per il sindacato, invece, bisogna “abrogare la norma che prevede l’aumento esponenziale del contributo per il rilascio dei permessi di soggiorno per evitare una cattiveria inutile ed un pesantissimo danno ai migranti che tentano di rincorrere una regolarizzazione ostacolata da una legislazione stupida e punitiva”.
E sull’opinione del Carroccio, la Cgil chiede a “Rolfi di non alimentare divisioni e di non soffiare sul fuoco della discriminazione con argomentazioni tanto stupide quanto pericolose. Nelle intenzioni del Governo precedente la tassa aveva lo scopo di far ricadere su chi è in regola i costi della gestione dell’immigrazione irregolare”.
Secondo il sindacato “dalle dichiarazioni di Rolfi si capisce che i costi della crisi, che il suo governo aveva negato fino all’altro ieri, sono aggravati dai migranti. Ma questa, come si sa, è una menzogna bella e buona, smentita dai dati ed usata solo per la propaganda. Abrogare la norma che prevede l’aumento esponenziale del contributo per il rilascio dei permessi di soggiorno per evitare una cattiveria inutile ed un pesantissimo danno ai migranti che tentano di rincorrere una regolarizzazione ostacolata da una legislazione stupida e punitiva”.
Per la Cgil “Rolfi la deve smettere di alimentare divisioni e di soffiare sul fuoco della discriminazione con argomentazioni tanto stupide quanto pericolose. Nelle intenzioni del Governo precedente la tassa aveva lo scopo di far ricadere su chi è in regola i costi della gestione dell’immigrazione irregolare. Dalle dichiarazioni di Rolfi si capisce che i costi della crisi, che il suo governo aveva negato fino all’altro ieri, sono aggravati dai migranti. Ma questa, come si sa, è una menzogna bella e buona”.

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