Edison, Lega: “Brescia e A2A rischiano di fallire”

Il Carroccio è preoccupato per l'esito delle trattative tra il colosso transalpino Edf e i soci italiani di Foro Buonaparte. Venerdì è attesa la controproposta.

(red.) “Ad oggi il rischio di fallimento economico per A2A e indirettamente per i comuni di Brescia e Milano è reale. La partita Edison si sta facendo forte e sta entrando nella fase finale“, visto che venerdì dovrebbe arrivare la controproposta di Edf ai soci italiani del gruppo di Foro Buonaparte, riuniti in Delmi e guidati da A2A.
Lo affermano i deputati della Lega, Massimo Polledri, Maurizio Fugatti e Giancarlo Giorgetti (che presiede la commissione Bilancio). I tre esponenti del Carroccio sottolineano in una nota che “è  una partita che non si può lasciare al consiglio di amministrazione ma che deve giocare il governo che fino ad ora l’ha fatto tiepidamente. Siamo a rischio”, aggiungono i deputati del Carroccio, “perché A2A negli accordi di marzo ha fatto una offerta di 1,50/1,55 euro per azione; tenendo presente che erano state rilevate ad 1,9 euro, si ha già un deficit che va espresso in bilancio. I francesi offriranno un piatto di lenticchie e probabilmente si parla di acquisizioni a 0,7 euro, questo significa che A2A andrà in fallimento economico e quindi non ci sarà alcun dividendo per Milano e per Brescia che pensavano di far cassa subito, con la conseguenza che Brescia non sarà in grado di fare il bilancio del Comune”.
Il Carroccio insomma è preoccupato per l’esito delle trattative tra il colosso transalpino Edf e i soci italiani di Foro Buonaparte, di cui A2A è l’esponente principale. Si negozia un’opzione di vendita sulla loro partecipazione del 30% in Edison. La richiesta di vendere la quota ai valori di carico di bilancio (1,5 euro ad azione) è già stata giudicata irricevibile da Edf.
“Oggi il nostro Paese”, conclude la nota, “non può permettersi che il costo delle bollette dell’energia elettrica e del gas venga deciso a Parigi e che la Padania paghi le bollette più care d’Europa”.

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