Pgt, il Pd guarda alla Brescia “metropolitana”

Resta aperta la partita legata al Piano di governo del territorio. E venerdì 14 ottobre alle 20,30, al teatro Sancarlino di corso Matteotti 6/a, è in programma un nuovo incontro.

(v.p.) Il Partito Democratico di Brescia non intende abbandonare la partita legata al Piano di governo del territorio (Pgt). Anzi, venerdì 14 ottobre alle 20,30, al teatro Sancarlino di corso Matteotti 6/a, è in programma un nuovo incontro aperto alla cittadinanza in cui il tema sarà il Pgt visto, però, con proposte per una citta “metropolitana”, collegata cioè al suo hinterland e ai comuni che, per una serie di motivi non solo legati al confine, dipendono dal capoluogo.
“L’iniziativa”, ha commentato il segretario cittadino del Pd, Giorgio De Martin, “è stata voluta fortemente dai nostri gruppi consiliari della Loggia e del Broletto. Del Pgt abbiamo già parlato molto, in questo caso, però, abbiamo voluto sottolineare una logica totalmente trascurata dal centrodestra, che uscisse dai confini del comune, e che andasse a raggiungere le 400mila persone di bacino. Una misura quindi metropolitana, europea, che fosse sostenibile e vivibile per la gente ma anche attenta allo sviluppo economico. All’incontro”, ha concluso il segretario, “interverranno anche i sindacati confederali, Cgil, Cisl e Uil, Confesercenti e Confartigianato. Nel Pgt, infatti, la colata di cemento studiata dalla giunta punta sull’edilizia libera e non su quella popolare e sociale per le categorie meno abbienti, e penalizza fortemente artigiani e commercianti, che non hanno avuto modo di dire la loro”.
“Nella nostra provincia”, ha detto Laura Parenza, consigliere provinciale, “vengono consumati ogni giorno 2,16 ettari di suolo. Non si può più andare avanti così, e pensavamo che il Pgt avesse una maggiore attenzione sull’ambiente. Invece purtroppo non è stato così. Il piano doveva avere capacità innovative di un certo tipo, con un piano della mobilità molto forte e con un possibile allungamento della metropolitana verso la Valtrompia. Inoltre il capoluogo avrebbe dovuto fungere da coordinamento con altre amministrazioni comunali. Purtroppo sono state tralasciate tematiche importanti, compreso quello che sarebbe dovuto essere il fulcro del progetto: il lavoro”. “Come Pd cittadino, nell’ambito di lavoro ‘costruiamo insieme una città bella e giusta’”, ha detto Pier Giuseppe Caldana, presidente assemblea cittadina del Pd, “avevamo fatto una serie di proposte legate al recupero della vocazione produttiva del territorio, senza però dimenticare l’aspetto ambientale. Gli schieramenti che parlano della difesa della territorialità forse avrebbero dovuto impegnarsi di più e realizzare proposte lungimiranti”.
“Questo incontro avviene dopo le nostre assemblee nei quartieri”, ha spiegato il capogruppo del Pd in Loggia, Emilio Del Bono, “in cui hanno partecipato centinaia di cittadini e decine di associazioni. La città sta chiedendo a gran voce che la giunta modifichi il Pgt. Se la maggioranza, che ha approvato un documento che non è altro che una sartoria di interessi mediocre, non cambierà alcune cose, dovrà subire un giudizio politico pesantissimo”.
Del Bono ha rincarato la dose nel finale: “Non è stata fatta una pianificazione seria. La mobilità presenta solo degli obiettivi generici, l’offerta abitativa è quasi tutta libera e la previsione dei 220mila abitanti nel 2019 non è sostenuta da alcun dato credibile: su quali basi prevedono un aumento della popolazione del genere, quando le giovani coppie lasciano la città per questioni economiche? Serve edilizia convenzionata e housing sociale se si vuole contrastare un dato oggettivo. La giunta ha però fatto di peggio: intende consumare 2 milioni di superficie agraria utile, su un totale di 21milioni. Come se le aree dismesse e le caserme non bastassero. Oggi in città c’è un rapporto dell’abitato dello 0,71. Se si andasse a 1, ovvero una persona per 50metri quadri, la città potrebbe ospitare tranquillamente 285mila persone. Naturalmente con un’enorme percentuale di immobili costruiti e invenduti o non locati”.

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