Corriere a Brescia, dal 18 ottobre

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    (v.p.) L’imminente nascita delle pagine bresciane del Corriere della Sera, oltre a generare molte preoccupazioni ai piani alti delle società editrici dei due quotidiani locali, Giornale di Brescia e Bresciaoggi, sta rivoluzionando la fisionomia dell’informazione nella nostra provincia. A cominciare dal piccolo terremoto che il giro delle poltrone sta provocando nelle redazioni. Tante, tantissime voci, alcune mezze verità e qualche certezza stanno infatti accompagnando lo sbarco del gruppo Rizzoli nella nostra provincia.
    La sede scelta è in uno spazioso ufficio in un immobile di pregio nel centro storico di Brescia, nel triangolo d’oro tra via Crispi, corso Magenta e via Tosio, dove una volta aveva casa la vecchia Democrazia Cristiana. Qualcuno assicura addirittura che il giornale sarà nello stesso edificio in cui ha abitato per qualche tempo la cantante Mina, nei suoi primi anni bresciani. E’ da questa centralissima redazione che i giornalisti dovranno produrre le otto-dieci pagine quotidiane dedicate al nostro territorio, con una particolare attenzione per il capoluogo ma senza trascurare la provincia.
    L’inizio della pubblicazione del dorso locale è previsto per il 18 ottobre, ma tra gli addetti ai lavori è in corso da tempo il toto assunzioni.
    Massimo Tedeschi, inviato ex Bresciaoggi nominato responsabile delle pagine, è stato affiancato da due colleghi provenienti dallo stesso giornale. Si tratta di Wilma Petenzi, apprezzata cronista di nera e di Marco Toresini, scelto per coordinare le notizie dalla provincia.
    Pare inoltre certo che dalla redazione centrale di Milano verrà spedito a Brescia un uomo esperto nella complessa macchina del quotidiano di via Solferino.
    Altri nomi per il momento non ne sono stati fatti. O meglio, sono decine i nomi che da giorni vengono sussurrati dai cosiddetti bene informati, ma nessuno viene confermato.
    E’ difficile, comunque, che un’importante redazione locale parta senza arruolare una figura per lo sport, mentre anche l’economia sarà strategica per una piazza come quella bresciana. Sembra quindi improbabile che la campagna acquisti non vada a toccare qualche redattore del Giornale di Brescia dove non manca chi sarebbe pronto a fare il salto.
    Per il momento non escono indiscrezioni neppure sulle assunzioni che verranno effettuate tramite un concorso-selezione indetto dal gruppo Rizzoli e riservato a giornalisti professionisti laureati e under 35. Da qui dovrebbero uscire quattro giovani da inserire nell’équipe bresciana della testata diretta da Ferruccio de Bortoli.
    Per la verità, secondo quanto risulta a quiBrescia.it, decine di giornalisti hanno mandato il curriculum. Si tratta di bresciani, ma anche di collaboratori attivi da anni nelle numerose redazioni locali del Corriere, o di ragazzi appena sfornati dalle numerose scuole di giornalismo che hanno inflazionato la professione in Italia.
    Non molti, però, sono stati scelti per il primo colloquio. Una pesante scrematura preventiva, seguita da incontri individuali dai quali sono usciti una decina di nomi tra i quali selezionare il quartetto.
    La dietrologia è lo sport più diffuso nel mondo giornalistico, ma qualcuno si dice convinto che i giochi fossero già in qualche modo fatti: insomma, per il concorso-selezione sarebbe stato più importante avere un’autorevole presentazione piuttosto che l’esperienza o il curriculum.
    Nel frattempo Bresciaoggi, che ha perso tre nomi di rilievo, è già corso ai ripari. Dal primo settembre il gruppo Athesis ha assunto Mario Pari, corrispondente dell’agenzia Ansa per Brescia e collaboratore (a questo punto ex) del quotidiano Il Giorno.
    Oltre a lui è entrato nella squadra guidata da Marco Bencivenga anche Beppe Spatola, già penna bresciana del Corriere della Sera rimasto tagliato fuori dal nuovo progetto locale.
    Nella piccola redazione de Il Giorno, infine, l’assenza di Pari verrà supplita da Beatrice Raspa.

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