Cacciatori al Pirellone contro la sospensione della caccia
Manifestazione davanti a Palazzo Lombardia, questo venerdì mattina, contro la sospensione della attività venatoria decisa dal Tar su ricorso della Lac.
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(red.) Si sono date appuntamento venerdì 1 ottobre alle 10,30 sotto il Pirellone, a Milano, al grido di : “Ora Basta! Manifestiamo! Noi Sono Cacciatori!” centinaia di doppiette del movimento “Io Sono Cacciatore”, per protestare contro la sospensione della caccia in Lombardia.
“Una manifestazione senza bandiere”, è stato annunciato in un volantino, “se non il tricolore, per far capire alla gente che siamo cittadini italiani che difendono i loro diritti”.
Alla manifestazione hanno preso parte anche decine di cacciatori bresciani, che, già nelle scorse settimane, avevano manifestato il proprio disappunto per la “malagestione” della stagione venatoria. Il dito è puntato soprattutto contro l’assessore regionale (bresciano pure lui) Fabio Rolfi, titolare dell’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi, ritenuto responsabile della mancata partenza della caccia in territorio lombardo.
“Siamo stanchi di stare fermi a subire”, spiegano gli organizzatori, “ogni anno la Regione incassa i nostri soldi, ma ogni anno ci troviamo a perdere giorni di caccia, subire limitazioni ingiustificate, a dover subire i facili attacchi delle solite associazioni anticaccia che trovano terreno fertile sulle inadempienze e le mancanze dei nostri organi istituzionali”.
“È colpa nostra se Ispra ( Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ndr.) ha dati vecchi 10 anni? È colpa nostra se i calendari e gli altri documenti amministrativi vengono presentati in ritardo o incompleti? Perché allora dobbiamo essere sempre e solo noi a pagarne il prezzo?”
La stagione era stata inaugurata domenica 19 settembre e subito dopo è arrivato lo stop del Tar della Lombardia, fino al 7 ottobre prossimo, su ricorso della Lac, Lega anticaccia.
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