Beccalossi: “Sui vaccini l’Italia è l’ultima della fila in Europa”

(red.) “Non prendiamoci in giro. Questa prima giornata di vaccinazioni anti Covid è servita per tante belle foto simboliche e poco altro. La realtà è che, numeri alla mano, l’Italia ha ricevuto un quantitativo ridicolo di dosi rispetto ad altri Paesi europei e parte già rincorrendo, nonostante sia il Paese più colpito dalla pandemia”. Questo ha dichiarato Viviana Beccalossi, presidente del Gruppo Misto nel consiglio regionale della Lombardia.

“Mentre il V-day”, prosegue Beccalossi, “viene celebrato come una vittoria, a oggi abbiamo visto più carabinieri e poliziotti di scorta che dosi effettivamente arrivate in Italia, che si sommano ai 70mila uomini utilizzati per far rispettare gli italiani regole da clausura. Qualcuno dovrebbe spiegare perchè nel nostro Paese sono disponibili meno di 10mila vaccini, contro i 350mila della Germania e i 150mila della Spagna. Perfino l’Ungheria ne ha già il triplo rispetto all’Italia. Nella mia città, Brescia, sono arrivate meno di cento dosi, che non basterebbero nemmeno per vaccinare un condominio”.>
“Bene guardare questa giornata come l’inizio della fine di un incubo”, conclude Viviana Beccalossi, “ma smettiamola di prendere in giro la gente con un retorica da regime sovietico. Servono meno proclami e più onestà intellettuale”.

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