Coronavirus, “Ats chiuse e i cittadini non sanno dove sbattere la testa”

E' l'accusa di Massimo De Rosa, capogruppo M5S Lombardia: "A Malpensa e Orio al Serio, non viene fatto alcun screening".

(red.) Massimo De Rosa, capogruppo M5S Lombardia: “Ancora una volta Regione parrebbe impreparata nella gestione dell’emergenza COVID e nel recepire le direttive del Ministero della Salute. Com’è possibile che a Malpensa non siano state preparate le postazioni di screening per gli arrivi dai Paesi a rischio? Perché le ATS sono chiuse e i cittadini non sanno dove sbattere la testa?

 

Sembra un film già visto: il Ministero manda le circolari e le ordinanze e le Regioni, che hanno le strutture adeguate e il dovere di agire per la tutela della salute, dovrebbero adoperarsi per l’accoglienza dei propri cittadini, eppure, anche questa volta qualcosa non funziona. A Malpensa e Orio al Serio, non viene fatto alcun screening e stiamo parlando degli aeroporti più importanti d’Italia. La Grecia ha attivato i controlli anche agli arrivi e la grande eccellenza lombarda non ha ancora attivato nulla. Anche a Fiumicino i controlli sono già attivi, mentre qui pare si dovrà attendere fino a metà settimana”. Rincara la dose anche Marco Fumagalli, consigliere regionale M5S: “Dio ci scampi da questi governanti senza la mascherina, intanto, in Lombardia ricomincia lo scaricabarile sulle responsabilità che dovrebbero essere di USMAF (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera) e quindi del Ministero della Salute, risulta evidente a tutti che USMAF non ha le risorse per poter attivare uno screening di questo tipo. Del resto il DG di Regione Lombardia ha dichiarato: ‘E’ ferragosto per tutti’. Peccato che lo stato di emergenza sia stato prorogato fino al 15 di ottobre e quindi una unità di crisi in Regione Lombardia doveva essere ben attiva e pronta al coordinamento con USMAF e SEA, oltre ad avere i kit già pronti”. “I lavoratori che tornano dai paesi a rischio come faranno? Dove fanno i tamponi? In quanto tempo assicuriamo il risultato? In realtà il problema è ancora più profondo: si chiede autonomia e poi non si è in grado di gestire quella che si ha, si sono sottovalutati i rischi del COVID così come da indicazioni del Capitano del Papete che non voleva la proroga dello stato di emergenza”, conclude il capogruppo De Rosa.