“Osservatorio faunistico nelle mani dei cacciatori”

Commenta così, Ferdinando Alberti, le nomine di Regione Lombardia: "Più della metà dei membri seguaci di Diana".

(red.) Regione Lombardia ha nominato recentemente i membri del neonato Osservatorio faunistico regionale degli habitat naturali e delle popolazioni faunistiche, istituito nel luglio dello scorso anno. Più della metà dei membri sono cacciatori. Così commenta il consigliere regionale Ferdinando Alberti (M5S): “L’Osservatorio faunistico regionale degli habitat naturali e delle popolazioni faunistiche ha il compito di monitorare la fauna selvatica, di elaborare i dati del prelievo venatorio, di esprimere pareri per la gestione faunistica e il miglioramento degli habitat naturali. Nell’Osservatorio sono presenti un rappresentante per le associazioni ambientaliste, per quelle venatorie, per quelle agricole, un esperto di ERSAF più altri membri appartenenti all’Amministrazione regionale”.

“Il problema”, aggiunge, “è che con le nomine dei membri dell’Osservatorio le associazioni venatorie sono rappresentate non da una persona, ma da più della metà dei membri, perché molti altri sono cacciatori pur non essendo stati nominati come rappresentanti delle associazioni venatorie. Un esempio su tutti Alessandro Sala, nominato come rappresentante delle associazioni agricole, ma conosciutissimo cacciatore (chi l’ha nominato non poteva non saperlo…) ed ex-consigliere regionale”.

“Ancora una volta Regione Lombardia, come successo con il Comitato di Gestione delle Torbiere del Sebino, dà in mano ai cacciatori il controllo totale degli enti e delle istituzioni che dovrebbero curare la fauna selvatica e proteggere l’ambiente. Un palese conflitto di interessi di chi invece della fauna selvatica non ha assoluta cura, anzi è continuamente in cerca di nuovi pretesti per poter cacciare tutto l’anno a piacimento, come ormai lo sono diventati i piani di abbattimento. Quanto tempo ci vorrà prima che il neonato Osservatorio invochi un piano di abbattimento verso un qualsiasi animale selvatico, a cui verrà imputato chissà quale pericolo o danno alle nostre attività, e prontamente la nostra amministrazione regionale provvederà ad eseguire il favore permettendo la caccia magari in primavera o estate nelle modalità ordinate dai cacciatori? Non bastano le figure barbine dell’Assessorato all’Agricoltura, fatte con delibere illegali e incostituzionale, si continua ad andare oltre perchè non si ha il minimo pudore e la minima vergogna di se stessi”, conclude il Consigliere regionale.

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