Bigio, richiesta di portare la statua sul Garda

Dopo che Brescia diventerà un museo a cielo aperto con le opere di Paladino, da Salò arriva la proposta di portare la contestata scultura fascista al MuSa.

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(red.) Il presidente del Vittoriale degli Italiani Giordano Bruno Guerri e il sindaco di Salò Giampiero Cipani chiedono a Brescia che la statua del “Bigio” venga prestata al lago di Garda. Non è una richiesta nuova quella che arriva dal Benaco. Già in passato proprio Guerri aveva chiesto all’amministrazione comunale di palazzo Loggia la possibilità di portare la scultura di Arturo Dazzi sul Garda. La nuova proposta arriva nel momento in cui Brescia ha accolto l’iniziativa dell’artista Mimmo Paladino per far diventare la città una sorta di museo a cielo aperto con settanta opere.

Tutte tra piazza Vittoria, Loggia, il Parco Archeologico e il museo di Santa Giulia. E sul basamento storico di piazza Vittoria che ha ospitato la statua del Bigio di epoca fascista, arriverà la scultura raffigurante un uomo in marmo nero. E lo sarà da maggio fino a gennaio. Quindi, la statua del Dazzi resterebbe nei magazzini. Per questo motivo dal Garda è arrivata la proposta. L’obiettivo sarebbe quello di allestire la scultura da 7,5 metri in marmo di Carrara nel chiostro del MuSa, il museo civico di Salò diretto da Guerri, oppure nel piazzale antistante. La volontà è quella di allestire su un intero piano del museo la storia del fascismo e della Repubblica Sociale Italiana. E quindi il Bigio, proprio di quest’epoca, viene considerato perfetto.

Ma sottolineano che non si tratta di un’operazione di apologia al regime, bensì mostrare quello che veniva fatto e per non compiere più gli stessi errori. La “palla”, quindi, è passata alla Loggia e a Brescia Musei che dovranno decidere cosa fare e quindi se prestare, magari in comodato d’uso, l’opera del Dazzi. Nel frattempo, all’ombra della Loggia i cittadini sono divisi. Stando a molti di loro, la statua del Bigio sarebbe dovuta tornare sul basamento di piazza Vittoria. Mentre sulle opere di Paladino in città c’è chi parla di idea interessante e chi, invece, la stronca.

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