Sgombero via Labirinto, sinti si muovono di poco

(red.) E’ una situazione degna da commedia all’italiana quella che si sta verificando a Brescia a proposito delle famiglie di sinti che hanno dovuto abbandonare il terreno di via Labirinto. Infatti, la giustizia amministrativa ha dato ragione a palazzo Loggia sul fatto di sgombrare il campo perché si ipotizzava, poi confermato, un caso di abuso edilizio. E il Consiglio di Stato, accogliendo la posizione del Comune, aveva disposto 90 giorni di tempo entro i quali le quattro roulotte si sarebbero dovute spostare da quella zona.

E così è stato, come hanno verificato anche gli agenti della polizia locale. Ma per giorni si sono perse le tracce. Fino ai giorni precedenti al 30 marzo quando le quattro roulotte sono state trovate in via Codignole, alle spalle del termoutilizzatore e in una zona adibita a parcheggio per tir che hanno acquistato. Di fatto, hanno traslocato di pochi metri. Tuttavia, il comando di via Donegani durante uno dei diversi controlli si sono accorti della situazione verificando la zona.

Non è residenziale e non lo può diventare e sul posto non ci sono nemmeno allacci a luce, acqua e gas. Per questo motivo la polizia fa sapere di aver già disposto i controlli sulle condizioni igieniche e sanitarie del luogo. Oltre all’abuso edilizio. Per arrivare allo sgombero di via Labirinto sono passati tre anni, ma per rimuovere le famiglie sinti dalla nuova sistemazione si prevede che passeranno solo alcuni mesi.