Illuminazione Brescia, Iren al posto di A2a

Dall'1 febbraio non sarà la storica partecipata ad accendere la Loggia e gli edifici comunali. E' caos durante il consiglio. Il sindaco spiega i motivi.

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(red.) La notizia è di quelle che fanno discutere ed è arrivata lunedì 30 gennaio durante il consiglio comunale di Brescia a palazzo Loggia. Da mercoledì 1 febbraio a illuminare tutte le sedi municipali, dal comune agli uffici ai teatri e fino agli impianti sportivi, non sarà più la partecipata A2a, ma Iren. Si tratta della multiutility che fa riferimento ai comuni di Torino, Parma e Genova. L’annuncio è arrivato dal presidente della Commissione Bilancio Giorgio Maione (Fi) e ha letteralmente scombussolato la seduta.

Il problema, infatti, è che nessuno dei consiglieri, nemmeno quelli di maggioranza, ne erano al corrente. Così in Loggia si è scatenata la bagarre, tanto che i capigruppo hanno chiesto di sospendere la seduta per parlare meglio della situazione. Ma l’istanza è stata respinta per tre volte. Perché A2a non fornirà più l’energia elettrica, almeno per quest’anno? Il motivo lo ha spiegato direttamente il sindaco Emilio Del Bono.

“Il consorzio Brescia energie servizi a dicembre è stato messo in liquidazione – ha spiegato il primo cittadino – quindi non potevamo prorogare l’attuale convenzione. E non c’erano i tempi tecnici per indire una nuova gara, quindi abbiamo aderito a quella della Consip”. Che, appunto, è stata vinta da Iren. Lo stesso sindaco ha però annunciato che l’intesa con la nuova azienda non sarà a tempo indeterminato. Perché gli uffici stanno già lavorando al nuovo appalto che sarà lanciato entro l’estate, in tempo per trovare un nuovo fornitore, magari a prezzi inferiori rispetto a quelli Consip.

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