Pendolari Bs-Mi, 160 euro al mese dal 2017?

Nulla di fatto in commissione regionale dove sono stati sentiti l'assessore Sorte e Trenitalia. Si prevede un forte rincaro. Passeggeri pronti a barricate.

(red.) Ormai e “guerra” sul trasporto ferroviario. Da una parte i pendolari con la Regione Lombardia, dall’altra Trenitalia. Giovedì 24 novembre, infatti, si è risolto con un nulla di fatto l’audizione in commissione Trasporti al Pirellone sulla questione dei passeggeri che ogni giorno si muovono sulla linea Brescia-Milano per motivi di lavoro e studio. Nell’occasione sono stati sentiti l’assessore competente Alessandro Sorte e i rappresentanti di Trenitalia e Trenord.

E alla fine è emersa una situazione che sa di notizia, spiacevole per i pendolari. Dall’1 gennaio, quando sarà concluso l’accordo per consentire ai possessori dell’abbonamento “Carta Plus” di salire sui Frecciarossa, i passeggeri dovranno spendere molto di più, 700 euro di balzello all’anno. In pratica, dai 110 euro mensili attuali (compresi i servizi metropolitani) ai 160 mensili (escluso l’abbonamento integrato ai mezzi della metropolitana). Una situazione che ha indotto i consiglieri regionali bresciani Fabio Rolfi e Gianantonio Girelli e l’assessore allo Sviluppo Economico Mauro Parolini a chiedere al Pirellone di fare tutto il possibile per garantire il diritto dei pendolari.

E intanto dal comitato #Sbiancalafreccia, nato proprio per tutelare i pendolari, annunciano le barricate e azioni di forza. Fino al 31 dicembre, infatti, grazie al Pirellone, i passeggeri che hanno la “Carta Plus” possono salire sui Frecciarossa. Ma dal 2017, quando i Frecciabianca saranno sostituiti proprio dalle Rosse, i passeggeri potrebbero scegliere tra il salasso o i passati mezzi regionali. Tenendo conto che, come emerso, non sono stati attivati nuovi convogli moderni e sostitutivi delle “bianche”.

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